quando è giusto potare gli alberi e in generale le piante?
Se ci segui già da un po’ sai che i nostri arboricoltori sono molto prudenti nel consigliare le potature, perché esse vanno fatte solo quando ce ne è reale bisogno. Mai una volta di più.
Infatti il taglio è sempre una fonte di stress per le piante. Inoltre alle persone può capitare di affidarsi a personale non del tutto qualificato, e quindi in potenza a rischio di potature sbagliate, che senz’altro danneggiano le piante.
Dunque, se non sei più che sicuro della necessità di un intervento o degli operatori a cui ti sei rivolta/o… Evita di far soffrire o addirittura di far ammalare in modo grave anche solo uno degli alberi del tuo giardino, magari soltanto a causa di fretta e poca consapevolezza dei rischi.
Aspetta, piuttosto. E contatta uno dei tecnici di Linea Verde Nicolini. Insieme sapremo scegliere la strada migliore per la salute delle tue piante preferite.
La prima regola aurea è perciò molto semplice e intuitiva: anziché potare male, meglio non potare. E poi… Niente (mai niente!) potature con la neve, perché – è semplice – i rami possono spaccarsi.
N.B. Un secondo punto da mettere in evidenza – del resto – è che c’è una certa differenza tra le operazioni di taglio (sfoltimento, sfrondamento, spuntature, etc) degli alberi o degli arbusti ornamentali e le potature degli alberi da frutto. In questo secondo caso si deve agire secondo tempi e modi specifici, che magari poi vedremo e che variano da specie a specie.
Tagli? Mai drastici! Ti consigliamo di rileggere anche quest’articolo del nostro blog risalente a qualche tempo fa, ma sempre valido. Con la possibilità – come ovvio aperta in ogni momento in cui tu ne avessi bisogno – di contattare direttamente i nostri tecnici più esperti in materia.
perché potare gli alberi?
Dunque restiamo per ora agli alberi e alle piante ornamentali. Tu ci hai fatto subito la domanda cruciale: “Per quale motivo dovrei potare il mio albero?”. Ecco, di seguito, una tabella che evidenzia gli obiettivi principali per cui in genere si richiede l’intervento di un esperto potatore negli spazi verdi esterni, sia pubblici che privati. Vediamola insieme…
Si pota per...
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come si pota?
Come tu stessa/o puoi ben immaginare, ci possono essere molte differenze di approccio tecnico alla potatura, spesso giustificate dal tipo d’albero e da situazioni specifiche di utilizzo.
Resta difficile, quindi, sintetizzare in poche righe una prassi comunque corretta per il taglio di alberi e arbusti. Diciamo che l’orientamento da cui comunque non si può prescindere è quello di potare con il fine principale di creare forme naturali. E quindi regolari, simmetriche e uniformi.
Questa prassi di potatura ‘delicata’, del resto, è l’unica che può garantire lunga vita e salute alle piante del tuo giardino: perché è l’unica che le può agevolare nello scorrimento della loro linfa attraverso i rami, nonché nella corretta penetrazione della luce e dell’aria attraverso la chioma.
Nella tabella seguente, poi, ti forniamo qualche altro input generale che ti aiuterà a fare le scelte migliori e a capire meglio le proposte dell’arboricoltore.
Regole base per la corretta potatura
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N.B. Il taglio a metà ramo (detto anche speronatura) è concesso negli arbusti da fiore (Rose, per esempio). In questi casi il taglio inclinato viene effettuato al di sopra di una gemma che punta all’esterno della pianta e aiuta a convogliare la linfa su specifiche gemme, da cui partiranno nuovi rami e si moltiplicheranno i fiori. Ma – come detto sopra – non è assolutamente adatto agli alberi (!).
ridurre le dimensioni di un albero
Dicevamo? Ah, sì: dicevamo che uno dei principali obiettivi della potatura è quello di limitare le dimensioni della pianta. A questo tipo specifico d’intervento si dà il nome di taglio di ritorno.
Il taglio di ritorno ha, come puoi immaginare, una sua prassi particolare. Infatti, se si vuole applicare in modo eccellente questa tecnica si deve partire dal ramo principale da accorciare, tagliandolo in corrispondenza della biforcazione dove spunta un ramo di minori dimensioni. Quel ramo diventa così un nuovo ramo apicale.
Perché si agisce in questo modo? Perché con il taglio di ritorno si scongiura la malaugurata situazione in cui il flusso della linfa s’interrompe. Quindi così si evita pure la nascita dei cosiddetti ricacci.
In questo modo la pianta:
- è soggetta ad affaticamenti molto minori;
- cicatrizza prima;
- si stabilizza in modo più duraturo.
Così, in genere, dopo un taglio di questo tipo le dimensioni dell’albero crescono in modo armonioso. Di stagione in stagione.
Piante speciali e accortezze particolari
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Gli attrezzi e la loro disinfestazione: punti cruciali per la buona riuscita!
Chiudiamo quindi questo capitolo dedicato alla potatura con un pensiero particolare ad arbusti e alberi più piccoli. Sull’argomento contiamo di tornare presto con dei contenuti dedicati, ma intanto approfittiamo di queste ultime righe per ricordarti un altro concetto importante. Come…
Come il fatto che non bisogna mai dimenticare di fare molta molta attenzione agli scopi ornamentali specifici per cui ognuno di questi singoli esemplari è utilizzato. Per esempio, un conto è che un Bosso o un Cipresso vengano piantati isolati, e un conto è che – viceversa – quelle stesse varietà siano inserite all’interno di una siepe. Per ciascuna di queste due posizioni così diverse anche la potatura sarà effettuata in modo molto differente.
Infine se sei in particolare interessato alle Potature stagionali delle siepi, corri a leggere qui. Prepara la tua strategia vincente in giardino.