almeno due volte all’anno, di cui una a settembre
La potatura della siepe è un momento molto importante non solo per far rientrare in una sagoma e in un ingombro ben precisi le piante, ma anche per stimolarle a irrobustirsi e infoltirsi (in particolare quando sono giovani!).
Noi te l’avevamo già suggerito in tardo inverno/primavera, tra marzo e aprile. E ora te lo ripetiamo: questa di settembre è la seconda occasione per dare una bella sistemata alle tue siepi di Lauro, Alloro, Edera, Gelsomino, Photinia, Lauroceraso, Bosso, Cupressocyparis leylandii, etc. Sia le siepi sempreverdi che le caducifoglie, infatti, vanno potate almeno in questi due momenti dell’anno.
Un’altra terza potatura potrebbe essere d’altronde eseguita tra maggio e giugno, con tagli più leggeri: di pareggiamento. Essa sarebbe eventualmente finalizzata a mantenere le forme, contenendo lo sviluppo della vegetazione primaverile, che a volte è anche troppo vigorosa e particolarmente scomposta rispetto ai piani formali impostati.
N.B. Tra le piante un po’ più ‘pretenziose’ – che sollecitano le nostre attenzioni non solo a primavera e a settembre, ma anche in giugno – c’è il Ligustro.
Certo, la potatura di primavera è di solito quella che i giardinieri prediligono per gli interventi più consistenti, in vista della bella stagione che inevitabilmente porta il giardino al massimo del suo utilizzo e della sua godibilità. Ma la necessità/opportunità di rifiniture di taglio a fine estate non va per questo sottovalutata né – tanto meno – ignorata.
Adesso è facile – del resto – che la siepe col caldo sia cresciuta in modo abbondante, risultando disordina e perdendo la forma voluta. Per cui, dove un poco e dove ancora in modo consistente, a fine estate è bene ri-armarsi di tosasiepi (a motore, elettriche o a batteria) e sottoporre le nostre piante all’opera del ‘barbiere’.
N.B. Per le siepi a foglia larga, però, è preferibile usare cesoie e forbici tradizionali. Difatti questi strumenti permettono di ottenere tagli più precisi. E stressano anche di meno le piante.
Altri attrezzi e dotazioni necessarie sono:
- una scala da giardino (per le siepi più alte);
- un troncarami o dei piccoli seghetti (per i rami più grossi);
- uno o più teli da giardinaggio (per facilitare la raccolta della risulta);
- un rastrello a ragno (per la pulizia dei residui di taglio);
- sacchi grandi (per il trasporto della vegetazione potata).
Ovviamente ti possiamo descrivere qui (o dire a voce, se vuoi chiedici!) diversi consigli pratici. Preventivi o successivi al taglio.
Prima di cominciare a potare con gli attrezzi elettrici:
- tieni conto che devi iniziare dai fianchi della siepe e dal basso verso l’alto, passando solo in un secondo momento alla parte superiore*;
- per dare una forma leggermente a trapezio e quindi mantenere in luce la parte inferiore, in basso puoi allargare un po’ il taglio;
- vanno usate tosasiepi con passo tra i denti da 20/30 mm;
- sono preferibili lame di lunghezza compresa tra i 50 e i 60 cm;
- per tagliare in modo preciso ed equilibrato (in altezza e in spessore), puoi usare un filo picchettato alle estremità della siepe.
* Se usi le forbici devi invece procedere dall’alto verso il basso.
Dopo aver potato devi invece ricordarti che:
- ogni taglio è una ferita, particolarmente vulnerabile nei confronti dell’insorgenza di malattie fungine, quindi è bene sempre fare un trattamento a base di ossicloruro di rame o poltiglia bordolese;
- alla fine dell’operazione è anche bene concimare con fertilizzanti minerali granulari o idrosolubili, oppure organici di tipo vegetale arricchiti di micorrize o trichoderma.
Ricordati – poi – che una potatura della siepe va sempre a braccetto con un buon diserbo dalle erbacce circostanti, meglio se attuato con attrezzi manuali e prodotti naturali. Per un giardino bellissimo, anche nel prossimo autunno.