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Consigli per un amorevole uso (e tanti modi per dire ‘fare’)

Non c’è periodo più operoso di questo, per il giardiniere. Altro che dormire! Sono giornate sempre più lunghe e sempre più vivaci: la natura rinasce e – proprio come quando si ha a che fare con un bambino che velocemente cresce, impara e cammina – bisogna stare dietro a un sacco di cose. Le piante, infatti, hanno bisogno di cure e attenzioni, se vuoi farle maturare bene. Dunque… Ancora una volta… Pronti, partenza e via!!

Eccolo che si avvicina, aprile.  Si può davvero considerare il primo mese di primavera: da nord a sud. E che tepore ti porta! Per quanto, come in ogni passaggio, i ‘ritorni’ al freddo e  qualche improvviso calo di temperatura possono sempre stare dietro l’angolo. E quando questo avviene, certo, ne soffrono anzitutto i nostri spazi verdi: già pronti invece, da tempo, a germogliare e fiorire. Quindi… Attenzione! Stai pure ‘sul piede di guerra’.

È arci-chiaro a tutti che nulla deve compromettere lo spettacolo delle numerose specie e cultivar arboree che tra poco saranno in piena fioritura: Prunus |  Paulownia tormentosa | Magnolia denudata | Magnolia liliflora purpurea | Magnolia stellata | etc. etc. Davvero un tripudio, che va tutelato ad ogni costo (!).

Del resto, fioriscono adesso anche i rampicanti di Clematis; e compaiono i primi fiori sugli arbusti di: Osmarea burkwoodii | Cercidiphyllum japonicum | Paeonia | Azalea | Rhododendron. E su alcune varietà di Viburni. Stuzzicante, non ti pare?!

Per questo le cose da fare sono davvero TANTISSIME. Ma un elenco sintetico (e allo stesso tempo esaustivo!) potrebbe essere quello che segue. Dunque prepariamoci a…

N.B. Nell’attesa che le piante acquatiche riprendano l’attività vegetativa, ci si può dedicare a pulire le vasche e i laghetti.

  • CONCIMARE. La fertilizzazione delle tue piante – atta a nutrirle e a migliorare la struttura del suolo che le ospita – è una cosa che, a partire da questo momento, va fatta almeno ogni due settimane. Con stallatico maturo (in vaso) o concime a lenta cessione (in piena terra). Tra le varie tecniche suggerite: la pacciamatura, che distribuisce tutt’attorno alle radici di alberi e arbusti uno strato organico uniforme di varia natura (aghi di conifere, letame, fieno, fronde secche e sminuzzate, paglia, residui di torba, truciolato di corteccia, rifiuti vegetali della cucina e del giardino, letame bovino, etc). La scelta degli ‘ingredienti’ varia ovviamente in base alle varietà arboree che devono essere concimate; ma lo scopo è sempre quello di conservarne l’umidità e proteggere le radici dalle variazioni di temperatura. Per questo lo strato deve essere spesso circa 5-8 cm. Del resto, la pacciamatura deve pure riuscire a evitare il compattamento del suolo e ostacola la proliferazione delle infestanti.

N.B. Nel caso in cui il clima sia siccitoso è bene – prima di concimare con pacciamatura – bagnare in modo copioso l’area. Inoltre si può anche effettuare una pacciamatura inorganica. In questo caso si utilizzeranno dei teli antiradice, fissati al suono con picchetti.

  • PROTEGGERE. Come? Naturalmente con interventi fitosanitari ben congegnati. E… Da cosa? Da afidi, aleurodidi e lepidotteri, che ormai sono lì pronti ad attaccare la nuova vegetazione fresca. Oppure dai funghi (in questo mese pullulano ticchiolatura, muffa grigia e ruggine).

  • CONTRASTARE. Per limitare lo sviluppo delle infestanti – oltre alla pacciamatura di torba e corteccia tritata – si possono mettere a dimora piantine tappezzanti. Tra le altre: Campanula portenschlagiana | Erica | Gaultheria procumbens | Pachysandra terminalis ‘green carpet’ | Veronica spicata | Geranium macrorrhizum.

  • INNAFFIARE. Tendenzialmente questi sono mesi piuttosto piovosi, ma possono capitare dei periodi (anche brevi) di siccità. Questa eventualità – non certo remota – è particolarmente pericolosa per le piante in pieno rigoglio vegetativo, che hanno bisogno di molta acqua e un terreno sempre umido.
  • TRASFERIRE. Nelle zone più calde (+ 10°C) puoi cominciare a portare fuori – in terrazzo, in giardino e sui balconi – le piante da appartamento o quelle più delicate, che abbiamo preferito mantenere protette dall’agritessuto e/o in serra per tutto l’inverno.

  • LEGARE. Sì, hai capito bene (!). Sarà probabilmente necessario legare i nuovi getti dei rampicanti – così generosi a rallegrare il giardino con grandi quantità di fiori delicati – su dei supporti adeguati alle dimensioni finali e alla forza di quelle piante.

N.B. I graticci in legno o in plastica sono il sostegno migliore per le piante come la Passiflora, che tende ad attorcigliarsi in tondo, attraverso i viticci.

  • PIANTARE. Questo infatti è il momento migliore per mettere a dimora diverse piante erbacee perenni (Achillea | Aquilegia | Agapanthus | Aubrietia | Campanula | Cortaderia | Delphinium | Dianthus | Digitalis | Helleborus | Heuchera | Iberis | Rudbeckia | Sedum | Veronica).

Ma è soprattutto il momento delle acidofile (Azalea |  Camelia | Erica | Pieris | Rhododendron | Eskimmia…), adattissime a creare delle macchie di colore nel tuo spazio verde. Per loro, però, va scelta una posizione riparata e la buca deve essere profonda almeno 50 cm. Una volta sistemata la pianta, è bene colmare lo spazio residuo con terriccio e torba acida, con l’aggiunta di concime complesso con microelementi. Inoltre, se il terreno è calcareo è necessario isolare le pareti con fogli di polietilene. Ma su questo (e delle successive, migliori tecniche di irrigazione) potrai sempre chiedere maggiori info al centro di giardinaggio.

N.B. Aprile è anche il mese più indicato per piantare le bulbose che fioriranno nei mesi estivi e autunnali. Alcuni esempi: Anemone coronaria | Canna indica | Crocosmia | Cyclamen europaeum | DahliaFritillaria imperialis | Galtonia | Gladiolus |  Iris reticulata | Lilium auratum | Ranunculus asiaticus. Ma si mettono a terra adesso anche Gigli e Begonie tuberose.

  • POTARE e SPUNTARE. Difatti ad aprile si potano gli arbusti che – avendo germogliato sul legno vecchio – hanno ormai concluso la loro fioritura. In generale va accorciata la nuova vegetazione e vanno tagliati i rami che hanno portato i fiori all’altezza della gemma, vicino alla congiunzione con il ramo principale più vecchio. Per eliminare le infiorescenze e sfoltire la chioma si potano: Calicanto chimonanthus praecox | Filadelfo philadelphus coronarius | Lillà syringa vulgaris | Biancospino crataegus monogyna | Pallone di maggio Viburnum opulus | Gelsomino di S. Giuseppe Jasminum nudiflorum.

    N.B. Sulle siepi va effettuata una cimatura, asportando l’apice dei nuovi germogli in vegetazione. Questo stimola l’emissione di gemme in corrispondenza dell’ascella delle foglie poste sotto il punto cimato. L’effetto è anche che si sviluppano di più i getti laterali, con un incremento della ramificazione e una vegetazione più folta. Succede su: Ilex aquifolium | Lavandula | Prunus laurocerasus | Iusitanica | Rosmarinus officinalis e altri.

Ecco… La primavera è arrivata. Ed è, come sai, anche tempo di profumi: quelli delle aromatiche, che prediligono posizioni soleggiate e terreno fertile e ben drenato. Ed è tempo di rinnovamento: delle vecchie bordature, per esempio, che vengono ripiantate per propagazione e che riacquistano quindi la loro capacità di rifiorire. Né ci si deve dimenticare di tutte quelle piantine che – poste in terra durante l’autunno – ora necessitano di acqua e attenzione. Per un giardino intenso di Viole e Pratoline. Magari carico di sorprese anche nella sua parte rocciosa, ripulita del vecchio e ringiovanita con nuove specie.

Di stagione in stagione.

 

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di Linea Verde Nicolini

Line Verde Nicolini
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