Un goccio di Sicilia, dal colore del sole
Mare vero: quello di Sicilia. Profumi intensi: quelli del Mediterraneo e dei mandorli, degli aranceti e dei fichi. Non ti viene subito voglia? Non desideri, su tutto questo, un bel bicchiere di Zibibbo? L’idea ti stuzzica, sì o no? Magari, però, non lo conosci ancora abbastanza. Allora seguici subito in questo tuffo dove il mare è decisamente più blu e il vino…
Il vino Zibibbo ha un’anima antica e un nome che viene dal termine zabīb, il cui significato letterale è uva passita, uvetta. Furono proprio gli arabi – infatti – a introdurre questi vitigni bianchi e ricercati a Pantelleria, in tempi molto lontani. Qui ancora oggi viene prodotto il 95% delle bottiglie, complice la terra sabbiosa e fertile, sotto il sole rovente.
Si tratta di un liquoroso dal sapore molto intenso, dolce e fruttato. Un vino delicato, ma anche ricco e ricercato, perfetto con tanti dolci (soprattutto siciliani, ma non solo!). Perfetto per un momento di meditazione, a fine pasto.
N.B. A volte lo Zibibbo viene usato per tagliare le uve bianche del nord Italia, in particolare Veneto e Piemonte, che sono ovviamente meno zuccherine. Così nascono nuovi vini più alcolici e seducenti.
Lo Zibibbo, per la verità, sta benissimo anche con i formaggi ed è una raffinatezza presentarlo accanto al pesce appena pescato. Del resto ti raccomandiamo sempre di fare attenzione, dopo il pasto, agli effetti della sua alta gradazione alcolica (minimo 10 gradi).
Il colore del miele e il sapore davvero unico dello Zibibbo danno il massimo se serviti a una temperatura tra gli 8 e i 12 gradi. E servito freddo è un incanto, magari accanto a un bel piatto di crostacei.
Bianco e intenso, questo vino trionfa però soprattutto accanto ai dessert. Come da tradizione, dunque, lo puoi inserire in modo magnifico in una cena a tema siculo. E versare nei bicchieri dulcis in fundo, accanto a torte o cannoli, pasta di mandorle, cassata e giuggiulena. Ma la scelta può con più semplicità cadere su una bella macedonia, fresca e colorata, cui un goccio di Zibibbo può regalare una personalità tutta da scoprire.
Ma di Zibibbo non ce n’è uno solo. Si va dal naturale al secco, al passito. Oggi noi vogliamo proporti di provare quello di Alagna Vini: super premiato e veramente buono. Di seguito una scheda più dettagliata.
ZIBIBBO | Alagna Vini | Baglio Baiata
vitigni | Zibibbo (Moscato di Alessandria) |
terreni | Sicilia Occidentale |
allevamento | ad alberello marsalese o a controspalliera, in asciutto |
colore | dorato, carico |
profumo | aromatico, pieno e persistente |
sapore | dolce caldo |
caratteristiche | conservabile per diversi anni, anche aperto mantiene nel tempo le sue caratteristiche organolettiche grazie alla sua gradazione alcolica |
contenuto zuccherino | 110-120 g/l |
tenore alcolico | 110-120 g/l |
formati disponibili | 37,5 – 75cl con tappo a fungo, 1L con tappo a vite |
Sai con cosa lo puoi portare in tavola stasera? Con della bella ricotta: fresca, bianca, appetitosa. E, poi, pere e cioccolato. O anche gelato di pere, cioccolato e ricotta (!).
Per un vino come lo Zibibbo – eletto da tempo Patrimonio dell’Umanità – ci vuole una tavola naturale, sapiente, pronta ad accoglierlo come un principe.