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Mai più ‘cerchi delle streghe’ su campo da gioco e prato di casa

Sai che è successo oggi? Giulio torna in ufficio e ci racconta di un nuovo cliente: Mario, appassionato giocatore di golf che anche a casa non si fa mancare nulla. Epperò…

Il tallone d’achille di Mario? Un manto erboso di pregio, dove ultimamente sono comparsi inquietanti cerchi gialli. Per questo Giulio stamattina lo trova con le mani nei capelli. Il prato di Mario, infatti, sembra a tutti gli effetti essere stato colpito dalla cosiddetta idrofobia estiva dei tappeti erbosi. E con questo caldo…

Perché si verifica questo fenomeno?

Responsabili dell’idrofobia estiva dei prati sono, di solito, funghi. Altrimenti il motivo del fenomeno può essere ricercato nella decomposizione naturale di materiale organico in zona radicale. La diagnosi precisa si può fare solo in situ, con molta attenzione. Giulio oggi ha fatto questo a casa di Mario.

 

Succede nei green del golf, succede anche a casa tua

Il nostro addetto alle vendite – nonché Superintendend della FIG – per fortuna è dotato di molta pazienza e di tutto il know-how necessario per una situazione tanto delicata come è appunto l’idrofobia. Il nuovo cliente Mario, d’altronde, non è digiuno di green: subito ha capito che non si tratta di semplice stress idrico. E quindi si fa volentieri una bella chiacchierata, puntando dritto all’obiettivo di risolvere il problema. Per quanto spinose, infatti, le macchie da idrofobia nel prato (sportivo o domestico) possono essere combattute. Soprattutto se si interviene a inizio stagione, ma non solo.

Davanti a un bel bicchiere di menta, il nostro Giulio comincia allora a spiegare la questione a Mario. “L’idrofobia è un fenomeno che deriva direttamente dalla natura del terreno. Spesso, come avrai magari notato anche giocando a golf, le zone colpite sono sabbiose. In presenza di forte caldo (eccome se adesso non fa caldo!) queste aree diventano appunto idrofughe: non assorbono più l’acqua. Ed è un bel problema per il campo… Mannaggia, un problema sempre più diffuso!”. Mario assentisce, in attesa di risposte e proposte chiare.

“Sì, l’idrofobia può essere una gran gatta da pelare sia per i campi sportivi che per il tuo prato. Infatti questa sorta di idrorepellenza del terreno fa sì che, nonostante le irrigazioni, le radici restano a secco. E quindi il prato tende a seccarsi”. Vero, aggiunge subito disperato Mario: guarda lì (!).

Fenomeno in espansione, ma con più di una soluzione

“Ma qualcosa possiamo ancora fare, tranquillo!” rassicura Giulio, buttando giù l’ultimo sorso d’acqua e menta. “Vedi, Mario, sui green di golf in realtà è anche più difficile intervenire: lì, come ben sai, il taglio del tappeto erboso è fatto ad altezze molto basse (tra i 3 e 5 mm). Quindi la situazione è un po’ diversa…”. Mario ascolta, interessato e fiducioso.

Fattori concomitanti nel golf

In una certa misura, le zone radicali idrofobiche sono sempre esistite nei green con terreno sabbioso, ma il problema si è intensificato con l’apporto di particelle fini nei topdressing sui green in sabbia silicea. Poi, almeno nel golf, c’è l’aumento dei tempi giocati... E ci sono appunto le altezze di taglio, che se da una parte danno meno input irrigui e nutritivi, dall’altra implicano questi altri problemi.

 

“Ecco…”, prosegue il nostro Giulio. “Dando per assodato che parlare di idrofobia estiva del prato significa parlare di un problema che si può presentare durante tutto l’arco della stagione, qui dobbiamo subito agire. Di sicuro facendoci supportare dall’esperienza dell’azienda e da tre o quattro tecniche di certo effetto”.

Che succede al terreno?

Confrontando campioni di terreno prelevati da una macchia idrofobica con campioni di terreno normale, si vede subito un’area di materia leggera, secca, facilmente distaccata. L’acqua applicata su questa superficie si raccoglie in gocce e non penetra.

I trattamenti suggeriti

Carta e penna, dunque. Giulio specifica a Mario – e a te che leggi il nostro blog e a tutti i clienti interessati a questo tema – i trattamenti più efficaci per risolvere l’idrofobia nei manti erbosi.

  1. L’idrofobia estiva si può risolvere mediante trattamento con agenti umettanti, i quali aiutano il terreno ad acquisire quell’acqua che altrimenti tenderebbe a ‘scivolargli via’. 
  2. Altra soluzione, irrigazioni settoriali e non solo abbondanti. In sostanza, l’operatore si posiziona col tubo proprio sulle zone del prato maggiormente colpite e innaffia copiosamente, per diversi minuti, fino ad allagare l’area. Così, per effetto cinetico, l’acqua cala.
  3. Dulcis in fundo, si possono anche fare delle chiodature in porzioni specifiche di prato (non è d’altronde bene applicare questo metodo in modo troppo diffuso, soprattutto se fa molto caldo). Queste chiodature, del resto, aiutano ancora l’acqua a penetrare in profondità

N.B. Si può utilizzare anche un misuratore d’umidità, che permette di calibrare gli input idrici e attivare pratiche agronomiche mirate allo sviluppo della zona radicale.

La seduta è tolta? Sì, per oggi Mario è stato molto soddisfatto delle proposte di Giulio. Ora la nostra promessa è di personalizzare ancor di più i consigli d’intervento. Esattamente come faremmo se fossi tu a chiederci aiuto per il tuo prato, se ti fosse necessario.

Una stretta di mano, un’occhiata più da vicino ai fili d’erba e al terreno idrofobico, un controllo al sistema d’irrigazione. Sì, si conferma che gli agenti umettanti possiamo impiegarli subito da Mario. A stretto giro il preventivo, poi si parte. Il nostro nuovo cliente sembra rassicurato: torna a parlare addirittura di hole in one, ma anche d’un prossimo barbecue in giardino… Si potrà programmare per settembre? Noi ce la metteremo tutta per riportare il verde intenso su quelle brutte macchie: promesso, Mario.

N.B. Le tipologie di agenti umettanti in commercio sono moltissime. Di fronte a questa vasta offerta, il consiglio dei nostri greenskeeper (sempre attenti ai risultati delle ricerche universitarie) e l’indicazione del centro di giardinaggio de La Trinità (sempre informato sulle migliori novità commerciali) possono davvero fare una bella differenza. Verdissima differenza.

Di stagione in stagione.

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di Linea Verde Nicolini

Line Verde Nicolini
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