Un’idea nuova e… E magari con ingredienti a chilometri zero (!)
Si parla tanto di grappoli d’uva da spiluccare a metà giornata (o al massimo a fine pasto) e di buon vino nel bicchiere. E in questa stagione dell’anno si parla, in particolare, di vino rosso e quindi di uva bruna.
Ma nel piatto? Vogliamo dire: l’uva nera può essere anche un ingrediente per un buon primo o secondo oppure dolce. Giusto?!
Giusto (!). E allora cominciamo subito con un Risotto all’uva nera. Impiattato in modo elegante ti sembrerà ancora più prezioso è buono. E – stanne certa/o – sarà buonissimo.
Ricetta per 4 persone:
- 1 cipolla rossa della Tuscia*
- 1 grappolo d’uva nera**
- 240 g di riso***
- 1 cucchiaio di olio d’oliva****
- 1 bicchiere di vino rosso*****
- 4 tazze di brodo vegetale
- sale q.b.
- 1 noce di burro
* Sì, hai capito bene: non una cipolla di Tropea, ma della Tuscia Viterbese. Quest’ultima ha del resto un sapore profumato e intenso, ma non è aggressiva sul palato. Perciò si presta a questa preparazione. Inoltre ha molte proprietà positive, sia al livello di nutrienti che per i benefici generali che sa dare. Per esempio, possiede un numero molto elevato di antiossidanti naturali, vitamine e sali minerali. Insomma, fa bene ai capelli e alla pelle e alla vista. Ti pare poco?? Procuratela subito facendo un giro nella zona di Proceno.
** Nel Viterbese puoi scegliere per questa preparazione un grappolo di un vitigno molto antico e diffuso nel nostro territorio: il Cannaiolo nero. Si tratta di un’uva presente in Italia centrale, e che anche qui da noi ha trovato le condizioni pedoclimatiche ideali per attecchire molto bene ed esprimere al meglio le sue doti. Si dice, tra l’altro, che l’abbia portato nella Tuscia un religioso di passaggio… Chissà?! Noi possiamo solo confermarti che è molto interessante.
*** Ed ecco uno dei due protagonsiti principali del piatto. Ma… Quale riso scegliere? Beh, noi ti riproponiamo quello eccellente dell’Azienda Agricola Falchi: un must – ormai – negli scaffali dell’angolo enoteca&goloserie de La Trinità. Fai scorta (!).
**** Abbiamo detto olio extravergine d’oliva? Beh, allora intendiamo quello di Cesare Battisti Antico Frantoio. Buonissimo e sempre a km. 0. Lo trovi nella nostra vetrina stagionale.
***** Potrebbe essere un vino della zona di Marta. Oppure un Amarone? Oppure… Oppure senti Teresa e Nicola che ti suggeriscono la bottiglia giusta. Non ne manca la scelta nel nostro angolo più goloso: per accompagnare – dentro e fuori dal piatto – questo buon risotto
Preparazione
- Comincia col preparare gli acini d’uva, privandoli del semino e tagliandoli a metà.
- Passa a fare il soffritto di cipolla, su fiamma medio alta, con il cucchiaio d’olio.
- Aggiungi il riso (ovviamente quello adatto ai risotti) e fallo tostare per circa 3 minuti.
- Non smettendo mai di mescolare, passa poi a sfumare col vino rosso.
- Quindi aggiungi gli acini.
- Poi sfuma col vino rosso.
- A questo punto aggiungi gli acini e, lentamente, il brodo vegetale (diciamo un mestolo alla volta).
- Aggiusta di sale e torna a mescolare di tanto in tanto.
- A fine cottura (20-30 minuti, a seconda del riso), incorpora la noce di burro (oppure altri due cucchiai di olio).
- Dopo aver ben mescolato per ottenere la giusta cremosità, fai riposare giusto qualche minuto e – ancora ben caldo – servi in tavola.
N.B. Sulla tavola pronta per accogliere il tuo Risotto all’uva nera Teresa ti suggerisce di apparecchiare con i colori dell’autunno, magari allestendo un centrotavola di frutta di stagione (pere, mele, melagrane, castagne e… uva nera, naturalmente) con l’aggiunta di rametti di eucalipto, fiori autunnali secchi o erba della pampa. Qualche tocco arancione e il gioco è fatto. Buon appetito. Anzi, buona festa!!!