fbpx

Non ai tropici, ma in aria condizionata

La gran parte delle piante da interno, ormai lo sai, proviene da ambienti tropicali. Questo non significa però che queste le ‘amiche verdi’ siano più contente di noi del gran caldo di quest’anno. Anzi!

Queste piante, infatti, avrebbero il loro habitat naturale ai tropici, sì, ma nel sottobosco. Nel loro dna ci sono dunque l’ombra e il fresco della foresta. Otterrai di riprodurre condizioni del genere nella luce filtrata dalle persiane di casa tua? E, soprattutto, ci stai riuscendo anche in questa torrida estate?

Di sicuro fare penombra e posizionare i vasi lontani dai raggi diretti del sole per non procurare ustioni alle foglie è già una gran bella idea, che tu immaginiamo abbia messo in pratica da subito. Però con l’aria come la mettiamo? Con quella condizionata, in particolare…

Una domanda a freddo: come una folata di vento

Già, la domanda non ti sfugge e quindi subito ce la fai: “Mah, il condizionatore può davvero danneggiare in modo mortale le mie piante?”.

Todo depende, verrebbe da risponderti. Un po’ come per noi umani, che senz’altro grazie all’aria condizionata riusciamo comunque a riprendere un po’ di respiro, ci sono dei minus ancor più per le piante. Una tregua dall’afa magari ci vuole pure per loro. Ma l’armistizio quanto può durare? E con che ritmi va alternata l’attivazione del condizionamento? E fino a che punto non abbiamo opzioni diverse contro l’umidità e il calore eccessivi in casa?

In effetti, se per noi si può fare una tabella di pro e di contro nell’uso del condizionatore (più contro che pro? Magari anche sì, però…), per le piante da interno il discorso è più delicato. Molto più delicato. 

Un bel passo più in là: lontano dallo split

Pur garantendo tutte le cure dovute in questo periodo dell’anno, alle piante d’appartamento non può del resto bastare una distratta attenzione ai getti d’aria più fredda.

Per questo, prima di tutto, vanno messe lontane dalla fonte d’aria fresca.

A questo punto tu potresti persino controbbattere: “Però io ho visto che le mie piante si sono sempre adattate con facilità: dove le metto le metto!”. Beh, questo probabilmente vuol dire che sei brava/o (e anche un po’ fortunata/o?). Però, come dice sempre il saggio, sempre meglio non tirare troppo la corda (!).

Quello che le piante da interni non gradiscono – infatti – è la ‘sorpresa’: cambiamenti improvvisi (come appunto un’imprevista corrente d’aria o un inaspettato abbassamento della colonnina di mercurio nel termometro) possono davvero debilitarle. Dunque perché mai rischiare?!

Già, perché rischiare che le foglie si riempiano di macchie o s’ingialliscano? Perché mettere in pericolo persino quel bel Cactus e le tue amate piante grasse? Eh, sì, addirittura loro potrebbero marcire a causa del brusco cambiamento di temperatura nella stanza.

La seconda domanda importante: questione di spazi

Arriva dunque la tua seconda domanda importante: “Allora a che distanza dovrei mettere i miei vasi dal condizionatore d’aria?”.

Bravo/a! Hai capito il nocciolo del problema. Il problema infatti non sta tanto nel far funzionare l’aria condizionata in tutta la casa, per poter sopravvivere meglio alle giornate più roventi dell’estate. Le piante non reagiranno male, in sé, a una casa nel suo insieme più fresca.

Il problema sta piuttosto nell’esporle direttamente al calo termico (e magari anche in un su e giù, in più momenti della giornata).

Quindi, in sostanza, ci vuole un metro. Sì, ci vuole almeno 1 m di distanza dallo split. Unito a una giusta dose di buon senso, ché non fa mai male. Altrimenti i danni alla vegetazione interna al tuo appartamento potrebbero essere irreversibili.

Del resto, il climatizzatore abbassa parecchio pure l’umidità: fattore questo che non fa per niente bene a nessuna pianta (!). Così quando l’aria si fa troppo secca le foglie si disidratano. E persino il fusto può seccarsi.

Perciò – oltre a evitare il flusso diretto dell’aria – ti consigliamo di usare un umidificatore (attivalo un paio di volte al giorno). Piacerà anche a te e ai tuoi…

Poi viene tutto il resto:

  • calibrare l’illuminazione;
  • controllare i parassiti;
  • non eccedere nelle annaffiature.

Ed ecco che ti accorgi che queste stesse ‘regole generali’ un pochino altresì risentono ‘dell’aria che tira’. Nel senso che…

  1. Riguardo all’acqua, per esempio, le cose cambiano un po’ se si ha il condizionatore acceso. Se l’ambiente è refrigerato, difatti, non è necessario aumentare le annaffiature estive. Non ti pare giusto? A noi sì: segui il nostro consiglio (!).
  2. Presa/o dal controllo dell’aria, non devi ovviamente dimenticare il problema luce: se ami le tue piante d’appartamento, ora più che mai tienile lontane da quella diretta del sole. Adesso pure il vetro infuocato potrebbe avere la sua parte deleteria nella storia…
  3. Poi, certo, bisogna tenere conto il consueto adagio per cui ‘non si può fare di ogni erba un fascio’. Conoscere le peculiarità specifiche di ciascuna pianta (da dove viene, di quanta acqua ha in genere bisogno, in che vaso può trovarsi meglio…) resta sempre un primo passo da non sottovalutare. E al centro di giardinaggio noi siamo a disposizione sempre per parlare di questo.

Ti aspettiamo, tra spazi interni ed esterni, come in una piccola-grande vetrina stagionale: un luogo speciale, che vuole immaginare il tuo verde sempre rigoglioso e felice. Come e più del nostro stesso giardino.

Di stagione in stagione.

Ascolta su SoundCloud

di Linea Verde Nicolini

Line Verde Nicolini
Invia su WhatsApp