Se ti fermi non ti penti davvero
Ti parliamo di Capranica, perché se ti fermi da noi – magari solo per una visita oppure per approfondire l’opportunità di utilizzare La Trinità come location per un tuo evento significativo – prima o dopo fai una sosta in paese.
Venendo da Roma, lungo la via Cassia che gli scivola ai piedi, Capranica è la prua d’una nave che solca un mare di Querce, Cerri, Castagni. D’altronde, siamo sui Cimini: il verde – guardando la campagna dall’altezza discreta dei 400 m – è pure verde di noccioleti, spalmato su colline e orizzonti.
In questa culla di piante, Capranica offre sorprese storico-artistiche di tutto rispetto. È infatti uno dei comuni toccati dalla via Francigena: uno scrigno tra due porte, che – disteso sul tufo – si bea di molte architetture.
Di secolo in secolo, ne trovi di religiose:
- la Chiesa della Madonna del Piano, eretta su disegno del Vignola;
- la Madonna dei Ruscelli e la Madonna del Cerreto;
- la Madonna delle Grazie e San Francesco;
- San Giovanni e San Pietro;
- San Rocco e San Terenziano;
- e la chiesa di Santa Maria, costruita nell’800 proprio dai Nicolini, su progetto di Vespignani.
Quindi ci sono:
- Palazzo Montenero-Sansoni;
- Palazzo Forlani;
- Palazzo Patrizi-Naro;
- Palazzo del Governatorato;
- e infine Palazzo Accoramboni.
Non va certo dimenticato, d’altronde, il famoso Portale dell’Ospedale di San Sebastiano (XIII sec), presente su molti libri di storia dell’arte; e la bella Porta di Sant’Antonio. Il tutto coronato dal Castello degli Anguillara, col caratteristico Torrione dell’Orologio. Come in una favola.