Un albero che ‘suona bene’
Si tratta di un albero semi-sempreverde, originario dell’America del sud (Argentina e Bolivia), che arriva fino a 10-12 m di altezza. Ha inoltre una chioma globosa e larga quanto alta.
La Jacaranda mimosifolia (Jacaranda) ha poi la corteccia scura e liscia, e le foglie grandi, multipennate e simili a quelle della mimosa. In tarda primavera (a volte anche in autunno) produce fiori tubulari blu-violacei, riuniti in pannocchie molto spettacolari e caratteristiche, a cui seguono in autunno i frutti simili a baccelli contenenti semi scuri.
Predilige posizioni luminose e ventilate, ma teme le gelate prolungate mentre sopporta le alte temperature.
È una pianta robusta, rustica e di rapido accrescimento (per questo molto utilizzata come pianta ornamentale).
La Jacaranda non necessita di potatura, a meno che non abbia bisogno di far circolare aria, e in quel caso si procede solo con l’eliminazione delle fronde e dei rami secchi interni.
Il suo legno è utilizzato per la produzione di chitarre e pianoforti (è chiamata anche ‘falso palissandro’), mentre in Andalusia è utilizzata per abbellire i viali della città.
Un neo? A causa dei numerosi fiori e semi prodotti, i viali di Jacaranda possono creare problemi alle fognature e alle piante dominate, cioè che si trovano sotto di esse.
Articolo di Alessio Bartolini | dott. forestale