Un cavaliere verde contro il cambiamento climatico
Gli alberi che contrastano meglio il cambiamento climatico: bene. Vuoi conoscerli?
Prendi l’acero riccio (Acer platanoides). Si tratta d’un vero campione. Infatti questa pianta assorbe fino a 3.800 kg di CO2 in vent’anni, contribuendo molto a mitigare l’inquinamento e ad abbattere le isole di calore entro i confini urbani.
Perciò gli esperti lo mettono in cima alla ‘top ten’ delle piante anti climate change. Ma l’Acer platanoides non si distingue solo per efficienza nel combattere le polveri sottili, nel ridurre le emissioni di CO2 e nell’avversare il caldo estremo. Si tratta, oltre tutto, d’un bell’albero: grande (raggiunge i 15-20 m); dal verde chiaro e fresco in estate; giallo o rosso aranciato per rallegrare l’autunno.
Pianta solenne (il diametro della chioma va dai 10 ai 12 m), l’acero riccio è arrotondato e a foglia caduca. Fiorisce in grappoli di corimbi gialli a marzo/aprile, producendo poi – a fine estate – frutti poco decorativi (samare doppie). Cresce rapido e senza grandi esigenze: s’adatta con facilità, anche a creare viali lungo le strade. E se dunque vorresti aggiungere l’acer paltanoides al parco di quartiere o a quello condominiale, dovresti forse solo verificare con i nostri esperti che il terreno sia ben drenato e naturalmente fertile. E che il clima sia temperato (o anche freddo, visto che la pianta resiste fino a -30 °C).
Insomma, questo primo protagonista del nostro verde anti climate change è sicuramente un gran bel tipo. Non sei d’accordo con noi?
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