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Perché può essere arrivato il momento di ridurre l’irrigazione

Premessa indispensabile per te e per il tuo prato verde: se (e solo se…) l’ultima ondata di calore è effettivamente passata e le temperature massime sono di fatto scese sotto i 29/30° C, allora puoi pensare a diminuire l’irrigazione del tuo prato.

Detto questo, a fine agosto, le circostanze depongono in genere per un rallentamento delle annaffiature. Del resto, il soleggiamento è comunque diminuito: le giornate si sono già accorciate di circa un’ora rispetto all’apice della stagione.

Se poi, nonostante le temperature più dolci e i giorni più brevi, non dovesse piovere… Allora il nostro consiglio per te è non tanto quello di bagnare di meno, quanto quello di allungare di un pizzico le pause tra un’irrigazione e l’altra.

QUANTA ACQUA DI MENO?

Giornate più brevi e temperature più miti (mai sopra i 29° C!) possono dunque portarci a consigliare anche a te una riduzione dell’irrigazione pari al 10% circa.

Fare un vero e proprio timing delle innaffiature è di fatto possibile.

QUANTI MINUTI PER OGNI IRRIGAZIONE DEL PRATO?

La tua domanda è precisa e anche corretta, tuttavia per poterti dare una risposta davvero giusta dobbiamo prima conoscere le peculirità dell’impianto d’irrigazione in azione sul tuo prato. Se vuoi fornirci tutte le sue caratteristiche, scrivici anche subito (!).

Ma, in soldoni, per fare il calcolo è necessario sapere:

  • com’è lo schema dell’impianto?
  • che portata d’acqua hanno gli irrigatori?

N.B. Questi dati, tra l’altro, vanno in ogni modo sempre presi con beneficio d’inventario. Difatti spesso sia la pressione che la portata dell’acqua non sono costanti; e quasi sempre alcune zone vengono bagnate di più di altre. Ciò perché gli impianti non sono mai bilanciati in modo ineccepibile. Quindi anche i calcoli vanno un po’ verificati all’atto pratico…

Si può comunque procedere con una certa verosimiglianza calcolando il tempo d’irrigazione – per esempio – in base alla tipologia di seme utilizzato per il manto erboso.

Per esempio, un prato a prevalenza di Festuca arundinacea (molto diffusa da noi) in estate necessita di 5 litri d’acqua per metro quadro al giorno. Da diminuire del famoso 10% quando la stagione calda rallenta il suo corso.

STRUMENTI UTILI PER DETERMINARE IL TEMPO D’IRRIGAZIONE

Il pluviometro è uno strumento molto utile per stabilire con buona approssimazione di quanta acqua ha bisogno il tuo prato. Ma al suo posto possiamo utilizzare anche dei contenitori trasparenti, con pareti dritte e perpendicolari al fondo, di varie dimensioni.

Possiamo posizionare questi contenitori/pluviometri in punti diversi del tuo prato, più o meno vicini agli irrigatori, e quindi azionare l’acqua per 20 minuti. Più ne hai, meglio è!

Sì, perché diagnosticare la situazione in molte aree specifiche permette di verificare se l’impianto nel suo insieme è ben bilanciato o se ha bisogno di essere ricalibrato in alcune sue parti.

Allo stop controlleremo insieme il livello di acqua raggiunto nei pluviometri (1 tacca = 1 l al mq) oppure nei contenitori (in mm). Quindi le strade da percorrere saranno in sostanza due:

  1. se la differenza tra un misuratore e l’altro è del 15% si può trascurare e prendere come misura una media.
  2. se la differenza è più ampia del 15%, bisogna ri-regolare l’impianto in modo opportuno, orientando meglio i getti degli irrigatori o creando più zone di sovrapposizione.

Fatto questo primo test, si dovrà certamente fare una verifica per sincerarsi che il lavoro di adeguamento abbia portato effettivo vantaggio alla qualità d’irrigazione del tuo prato.

Una formuletta efficace

Metti che abbiamo misurato in modo costante, su tutti i pluviometri, 4 tacche (= 4 mm nei contenitori). Questo significa che abbiamo dato 4 l d’acqua al metro quadrato di prato. Quindi diventa ora per te possibile calcolare i minuti necessari per dare 3 l al metro quadro. Basterà una proporzione:

Tempo necessario per 5 litri al mq = tempo esecuzione test x ( 5 / tacche-millimetri misurati )
Nel nostro caso:

Tempo necessario per 5 litri al mq = 20 minuti x ( 5 / 4 tacche-millimetri ) = 25 minuti
Ecco fatto. Per dare 5 litri al metro quadrato dovremmo fare andare per 25 minuti il nostro impianto di irrigazione.

L’IRRIGAZIONE è FATTA ANCHE DI PAUSE

Ti abbiamo già spiegato che un prato sempre umido si ammala molto facilmente. Quindi puoi ben desumere anche da sola/o che irrigare troppo non è bene. Anzi!

Irrigare la mattina presto è, per il prato, una buona norma. Regola cui va aggiunta l’accortezza di non bagnare l’erba tutti i giorni, quanto piuttosto ogni 3/5 gg.

N.B. La mattina che irrigherai dopo 3 giorni di pausa, darai però un quantitativo d’acqua pari a circa 3/4 volte quello giornaliero. Se dunque la ‘dose quotidiana’ fosse di 25 minuti, il giorno successivo a 3 giorni di pausa dovrà garantire acqua per un’ora e mezza.

Questa semplice strategia stimola lo sviluppo radicale, mantenendo le foglie asciutte e quindi più protette dalle patologie fungine.

E SE IL TERRENO è IDROFOBICO?

Abbiamo recentemente affrontato anche questo problema, piuttosto comune nei prati o sui green sportivi in estate (fenomeno, a dir il vero, in aumento). Ti consigliamo perciò di approfondire ancora le problematiche dovute al non assorbimento corretto dell’acqua da parte del terreno. Si tratta di una situazione che, infatti, può molto modificare i piani d’irrigazione e i trattamenti da applicare al prato (agenti umettanti in fase di pre-innaffiamento).

COME COMPORTARSI QUANDO SI USANO ACQUE D’ACQUEDOTTO?

Già, anche questo è un punto fondamentale da tenere a mente quando programmi la tua irrigazione del prato. Utilizzare acque con cloro o con ph eccessivi – come spesso sono appunto quelle dell’acquedotto – comporta infatti la necessità di  fare periodicamente dei trattamenti a base di acidi umici (ogni 4/5 settimane). Non lo dimenticare…

N.B. Si solito si usano 100 ml di un buon prodotto di acidi umici (recuperabile anche presso il nostro centro di giardinaggio) diluiti in 10 litri d’acqua per 100 mq.

Di stagione in stagione.

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di Linea Verde Nicolini

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Line Verde Nicolini
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