Versatile pianta in-door: poca luce e cure
Pianta erbacea perenne, a lenta crescita e da interni, la Aglaonema è di origine asiatica (Cina, Borneo, Filippine e Indonesia). Risulta molto facile da coltivare, anche con poca luce.
La pianta si presenta con dei fusti verdi e morbidi, in genere non ramificati, da cui partono grandi foglie verdi poco coriacee (e quindi tendenti a disidratarsi facilmente) screziate di grigio argento, bianco, giallo o persino rosso.
Il nome ha origini greche e significa ‘filo lucente’ (bello, non ti pare?!). La temperatura ottimale per farla vivere è tra i 18 e i 24 °C, mentre per gli annaffiamenti conviene bagnare e vaporizzare le foglie ogni 4-5 giorni in primavera-estate e tenerla quasi asciutta in inverno (aspettate che il terriccio si asciughi per bagnarla nuovamente).
In estate ogni 15 giorni va fertilizzata con concime liquido specifico da aggiungere all’acqua d’annaffiamento, mentre per il rinvaso (da effettuare ogni due anni circa, in primavera) usa terriccio torboso alleggerito.
Consiglio di pulire le foglie con un panno umido bagnato con acqua tiepida.
Come detto, l’Aglaonema è una pianta molto rustica che però non sopporta solo le eccessive irrigazioni (si notano le foglie che diventano gialle, stesso sintomo per uno stress da temperature troppo basse): in questi casi bisogna cessare le irrigazioni e aspettare che il terriccio si asciughi oppure spostare la pianta in una zona più calda e lontana da spifferi.
Articolo di Alessio Bartolini | dott. forestale