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A inizio luglio abbiamo partecipato al webinar gratuito intitolato Ruolo delle app digitali negli agroecosistemi arborei per la transizione ecologica. Sono state due ore molto interessanti, organizzate dal Punto Impresa Digitale della Camera di Commercio di Rieti Viterbo e dall’Azienda Speciale Camerale Centro Italia, in collaborazione con gli ODAF – Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Rieti e Viterbo. Il relatore, il prof. Valerio Cristofori dell’Università della Tuscia, ci ha in effetti spalancato le porte di un mondo che ammettiamo di conoscere ancora in modo relativo.

Come piace a noi, oggi ti proponiamo dunque di cominciare ad esplorare insieme questa importante sfera d’interesse, sperando di poterne presto ri-parlare. Magari anche a La Trinità, dove l’intensificazione sostenibile e la digitalizzazione per una attività agricola (ma anche turistica!) ottimizzata hanno già bussato recentemente alla porta, in occasione della discussione dei vari temi implicati nel progetto GENIUS LOCI per la Tuscia. Torneremo ulteriormente sull’argomento, dunque.

Come sempre, i temi tecnici si incrociano con le aspirazioni e le ragioni di tutti gli attori presenti sul territorio. In una sintesi affascinante tra i vari ecosistemi implicati nel nostro comune destino. Universalmente e più specificatamente, per la Terra e in questa terra (piccola, grande, etrusca e sempre molto bella).

Il ruolo rivoluzionario delle app negli agroecosistemi arborei

Non si può non fare i conti con le ultime frontiere dell’innovazione, sei d’accordo? Sì, non si può farne a meno neanche quando ci si occupa della cosa più naturale del mondo: le piante.

Linea Verde Nicolini – che da sempre è impegnata nella cura e nella tutela del verde –  oggi promuove pratiche via via sempre più sostenibili; e in quest’opera di conferma del proprio essere green, non può dunque non prestare attenzione alla funzione del digitale in questi processi.

Le app, del resto, stanno cambiando il volto dell’agricoltura e in particolare del settore arboreo. Ciò sta rendendo più accessibili, efficienti e sostenibili tante pratiche colturali. Se sei un minimo ‘smanettone’ puoi ben intuire come questo sia possibile. Per esempio, tramite interfaccia avanzata e funzionalità innovative.

Queste applicazioni pongono nelle mani degli agricoltori e dei giardinieri strumenti di gestione e monitoraggio davvero senza precedenti. Sapremo utilizzarli tutti nel modo migliore?

La domanda, come puoi capire, è d’obbligo soprattutto per noi che siamo del settore. Per esempio, immagina di trovarti immerso in un meraviglioso frutteto: il sole è forte, il profumo delle piante è buonissimo e il fruscio delle foglie ti culla nel modo più dolce che si possa immaginare. Eppure, nonostante tanta bellezza, c’è tanta paura. Le sfide, infatti, sono moltissime. Soprattutto oggi.

È proprio qui, sai, che entrano in gioco le app: potenti alleate digitali che possono aiutarci a gestire in modo efficiente le risorse naturali. Come? Mah, per esempio monitorando l’umidità del suolo o il livello di nutrimento delle piante stesse. E poi – questo già lo sperimenti anche tu ogni giorno – le app ci forniscono previsioni meteorologiche piuttosto precise (nonostante i cambiamenti climatici e la sempre più evidente repentinità dei mutamenti del tempo). Oppure possono rilevare con prontezza la presenza di parassiti e malattie.

Grazie a queste efficienti ‘cobelligeranti digitali’ noi&te potremmo gestire – insieme e in modo più efficiente – le risorse naturali, monitorando i dati più importanti per le coltivazioni e ottenendo anticipazioni statistiche molto utili. In poche parole, le app mettono il controllo nelle nostre mani, permettendoci di prendere decisioni informate e di agire in modo tempestivo. Ti pare poco?

Ma come funzionano queste applicazioni? Tu lo sai? Beh,  innanzitutto esse sfruttano una vasta quantità di dati utilizzando le ultime tecnologie, come l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico. Ciò permette loro di fornirci anche suggerimenti personalizzati e predizioni basate su parametri specifici del nostro (o del tuo!) agroecosistema arboreo. Insomma, ogni pianta viene monitorata individualmente e i dati raccolti vengono elaborati in tempo reale, per garantire il massimo rendimento e la sostenibilità dell’intero sistema.

Le app permetteranno di condividere le esperienze con una comunità di agricoltori, esperti e appassionati, creando un network collaborativo di conoscenza. Potremmo così discutere delle nostre sfide, condividere soluzioni innovative e imparare dagli altri. Questa condivisione di esperienze e informazioni ci consentirà di crescere come coltivatori e giardinieri, ampliando le nostre competenze. Non vi è dubbio, del resto, che anche così oggi si può portare avanti il progresso nella coltivazione di alberi e piante.

Stiamo dimenticando il lato umano di tutto questo? No, il nostro team di certo non lo fa (!). Piuttosto stiamo imparando che le app, oltre ad essere strumenti tecnici, possono anche diventare voci d’ispirazione e motivazione. Con una narrazione coinvolgente e una veste grafica accattivante, queste applicazioni riescono infatti a trasmettere il valore intrinseco dell’agricoltura sostenibile e a coinvolgere anche coloro che non sono direttamente implicati professionalmente nel settore. Che ne pensi?

In conclusione, le applicazioni digitali rappresentano un potente mezzo per trasformare gli agro-ecosistemi arborei e rivoluzionare il modo in cui coltiviamo la terra, pensiamo e costruiamo il nostro verde (pubblico e privato). Grazie a queste innovative soluzioni tecnologiche, si possono guidare le persone nel mondo dell’agricoltura sostenibile, offrendo strumenti all’avanguardia e una community di esperti pronti a condividere le loro conoscenze. A noi sembra impossibile resistere a questo richiamo, anche se – certo – è un passo molto grande e forse non tutti sono ancora pronti. Ma non si può restarne fuori, di fatto.

Line Verde Nicolini
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