I Soci: Corrado Francesco Nicolini, una vita nel verde
“Mi sono sempre immaginato in mezzo a un prato, ad osservare da vicino le foglie, per capire – con calma – dove una pianta può germogliare e arricchirsi meglio di fioriture o di frutti. Sì, mi sono sempre sentito più a mio agio in mezzo al mondo vegetale (e anche a quello animale!): a studiare in modo scrupoloso i dettagli, pensando a dove un albero avrebbe potuto ospitare più famiglie di uccelli o raggi di sole salutari. Insomma, il mio scopo penso sia stato questo: capire, nei giardini e nei parchi che abbiamo avuto la fortuna di curare, il posto adeguato per ogni presenza, botanica o meno. Il posto giusto anche di ogni ombra, diciamo così”.
Questo è Corrado Francesco Nicolini. Forse un incipit che può sembrare persino troppo poetico? Queste prime righe, in realtà, condensano in modo molto concreto quanto in effetti lui ha confidato di sé. Lo ha fatto in uno dei nostri ultimi incontri: forse uno di quelli più ‘a cuore aperto’: uno di quelli in cui è pure giusto che l’azienda si rifletta, di tanto in tanto.
Nella stessa occasione tutti noi abbiamo riconosciuto a questo socio (al momento il più ‘vecchietto’) non solo la profondità delle analisi e dei pensieri, ma anche le eccellenti qualità tecniche agrarie. Abbiamo pure dovuto convenire – in modo pressoché unanime – che il suo impegno straordinario nelle responsabilità più ‘manageriali’ è stato encomiabile nell’ultimo trentennio, benché – probabile – alcune mansioni gestionali non gli fossero così congeniali e, anzi, sentisse all’inizio alcuni aspetti dirigenziali piuttosto lontani dalla sua indole. Tuttavia, appunto, si è fatto carico di una quantità d’incombenze e responsabilità di alto profilo, portando avanti – a lungo – progetti impegnativi.
Perciò in Linea Verde Nicolini, quando oggi parliamo d’impegno nel verde, ci viene istintivo cominciare da Corrado. Dunque non lo facciamo solo per questioni anagrafiche, bensì perché il suo percorso in azienda – dalla seconda metà degli anni ’70 fino a questi giorni – ha assunto il valore di una continuità sensibile nella cura.
Si tratta di un’attività di cura già intrapresa da Papà Pier Luigi e dagli Zii, con l’aggiunta però – in Corrado – di una perizia pratica più spiccata e di quella concretezza silenziosa che invece gli è venuta dalla Mamma agronoma, nordica e abituata a spostarsi in luoghi anche molto diversi.
Pure Corrado – d’altronde – ha saputo a modo suo affacciarsi con garbo, come i genitori, in spazi aperti sempre nuovi: sia pubblici che privati.
L’inizio di un percorso: dagli anni ’70 a oggi
Corrado è stato, in modo letterale, assorbito in azienda in un periodo cruciale: c’era molto lavoro, c’era bisogno di tanto aiuto ed era necessario far crescere nuove competenze. Così, prendendo il là dalla sua principale formazione&passione coltivata fin quasi alla fine del percorso canonico presso la Facoltà di Agraria di Perugia, il nostro fratello maggiore ha poi dovuto (e saputo!) affrontare molte sfide di metodo d’intervento e di organizzazione, che già allora si presentavano, in un crescendo di richieste e di aspettative da parte della più diversa clientela.
“Lavorare nella gestione e progettazione del paesaggio è stato, sin dall’inizio, una questione di slancio e di attrazione”, racconta Corrado. “E poterlo fare insieme alla mia famiglia ha senz’altro reso questa esperienza più significativa: non sempre più facile, ma nell’insieme di sicuro più ricca di valori e di senso. Nonché di grossissime sfide, anche generazionali”.
Quindi, da allora, Corrado ha guidato innumerevoli progetti, dal restauro di parchi storici fino alla gestione di aree verdi per aziende e privati. L’evoluzione della sua carriera è stata così sempre mossa da curiosità e interesse, che lo hanno portato a cercare nuove sfide e approcci nel nostro settore.
Certo, come capita a ciascuno di noi, aver investito così tanto tempo ed energie nel lavoro deve oggi concretizzarsi anche per lui in un meritato riposo: nella pensione, finalmente (!). Ma…
Ciò nondimeno noi sappiamo che Corrado non desidera solo mettersi a riposo: ha infatti continuato ad impegnarsi moltissimo per il gruppo non certo solo con l’unico obiettivo – più o meno vicino – di ritirarsi, quanto piuttosto stimolato dall’ipotesi di potersi alla fine re-inventare in una modalità più tranquilla: in un certo senso, a chilometri zero.
Corrado, infatti, è attualmente mosso dalla semplice speranza di poter ridurre i percorsi nel traffico cittadino e di liberarsi dalle scartoffie burocratiche: questo sì (!). Ma magari però il suo ulteriore scopo, arrivato ai settanta, sta anche diventando soprattutto quello di riuscire a dare una mano ai più giovani impegnati nel centro di giardinaggio o nella tenuta del fondo agricolo de La Trinità. Tra una gita con la moglie botanica e una passeggiata con gli amati cani.
Chissà, Corrado è già in questa fase di generoso, cauto e saggio aiuto verso le generazioni che si affacciano all’orizzonte?! Quasi quasi ci sembra di sì…
Competenze tecniche e innovazione nel settore del verde
Bisogna comunque intendersi: la specializzazione di Corrado va ben oltre la ‘semplice’ cura del verde. Le sue competenze nella direzione tecnica sono ben strutturate, e si estendono dalla manutenzione dei parchi a quella dei campi da gioco, dentro giardini spesso piuttosto complessi.
N.B. Con il savoir-faire e la particolare maestria che tutti gli riconoscono, Corrado ha nei primi anni di lavoro potuto conoscere le tecniche applicate ai trapianti di alberi di grande mole, allora ancora molto in uso e che sono state – nel settore – un’abilità distintiva di Linea Verde Nicolini.
Poi, con l’andar del tempo, anche per Corrado sono emerse altre sfide affascinanti, sia nel verde pubblico che – soprattutto – nell’ambito del B2B e dei clienti privati.
Tra le sue esperienze, in estrema sintesi, troviamo dei focus interessanti su…
- verde industriale;
- pianificazione e tutela attraverso opere d’ingegneria del territorio;
- giardini e rooftop degli hotel;
- verde terapeutico e grandi condomini immersi nei giardini…
“Qualsiasi tipo d’intervento” spiega ancora il nostro Corrado “richiede uno studio accurato e una conoscenza profonda delle piante e dell’ambiente. Senza amore intimo, forte e sentito questo non è un lavoro che si può fare!”.
Gestione, amore per il dettaglio e passione per la natura
Ecco. Oltre alla professionalità e alla consapevolezza del ruolo che si è chiamati a ricoprire, chiunque abbia lavorato con Corrado riconosce in lui una passione instancabile (e una certa signorilità dei comportamenti, bisogna ammetterlo!). Nei cantieri ogni dettaglio è da lui studiato con attenzione, e non ama lasciare le sfide al caso. Ritrovarsi in situazioni poco chiare o caotiche lo affatica, gli rincresce in modo sincero.
Questa dedizione si riflette anche nella sua cura dei terreni di proprietà dell’azienda familiare, dove Corrado ama osservare lo stato di ogni pianta: anche quelle di passaggio. Perché nella natura non c’è spazio per vuoti insoluti: tutto, dal paesaggio della campagna al profilo di un giardino, deve risultare armonico e completo. E in qualche modo autosufficiente.