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Aprile è pensiero e movimento (anche per la bellezza del tuo prato!)

La primavera quest’anno ha perso il primo treno, per certi versi. Ma adesso è ora di recuperare: concentrati su questa seconda parte di aprile e dai il massimo al tuo bel prato privato (ma anche a quello dove pratichi il tuo sport preferito, per esempio!).

Massima attenzione, dunque, alle operazioni di cura del manto erboso in questo quarto mese dell’anno: è il momento ideale per recuperare gli accidenti e le sofferenze del tappeto verde. Per farlo tornare davvero bello, forte e sano. 

Una cura ricostituente prima degli stress estivi

Adesso tra gli umani va di moda la Manca delle Ande per far fronte all’affaticamento da cambio di stagione. Ma al prato? Che gli diamo?

In aprile sono almeno sette le condotte premianti per il buon giardiniere che vuole migliorare la salute e la bellezza del prato. Imparale anche tu…

  1. BIOSTIMOLARE

Biostimolare è il primo verbo che ti consigliamo in questo mese, perché il prato adesso cresce tantissimo. Per questo motivo risulta sempre opportuno non solo nutrirlo, ma anche sorreggerlo con opportuni trattamenti. Così – in particolare attraverso prodotti a base di acidi umici e idrolizzati proteici – le foglie vengono aiutate e rese più ‘performanti’ nella loro attività vegetativa. E in tal modo vengono anche resi più facilmente assimilabili gli elementi nutritivi. 

Posologia per 100 mq di prato: il prodotto biostimolante (50/150 gr) va in genere diluito in 10 l di acqua.

  1. CONCIMARE

Concimare in aprile è una buona idea se non l’abbiamo fatto a marzo. Anzi, se così è stato, dobbiamo rimediare al più presto (!). In tal caso, potrai scegliere di procedere con un fertilizzante specifico, a lenta cessione e ricco di azoto. Come dosaggio di massima diciamo che si può stare intorno ai 25/35 gr. per mq. 

Se il prato è molto sofferente si può optare sì per un concime a lenta cessione, ma dotato di almeno il 50% di azoto a pronto effetto. Se non ci sono particolari carenze, invece, può andare bene uno quasi tutto a lento rilascio.

  1. GESTIRE IL FELTRO

Ne abbiamo già parlato qualche tempo fa con un bel contributo, qui nel nostro blog, di Andrea Cappuccini: la presenza di troppo feltro nel manto erboso di casa tua (o su quello del golf club…) è un grosso problema. E siccome la sua rimozione va fatta sempre a ridosso dei periodi di maggiore crescita vegetativaAprile è un mese che pare fatto a posta per arieggiare il prato.

L’attenzione va poi spostata sulla successiva ri-semina, dopo la rimozione del feltro. Questa va preventivata con sementi a rapida germinazione e veloci nella crescita.

Se vuoi rileggere l’approfondimento su questo specifico argomento, vai pure qui.

  1. IRRIGARE

Irrigare – lo sai bene anche tu – è un verbo che dipende: dipende molto dal tempo che fa… E, almeno in passato, aprile era piovoso e con una scarsa evapotraspirazione delle piante. Oggi invece… Tutto è diventato un po’ un quiz. Quindi…

Quindi, almeno in linea teorica, l’irrigazione del prato in questo periodo dell’anno non sembrerebbe ancora necessaria. Ma se il temporale carico di 40/50 millilitri d’acqua non arriva? Che si fa in quel lasso di tempo (una settimana o anche dieci giorni) in cui l’erba non viene dissetata naturalmente?

  • Anzitutto conviene avere un’idea del grado di umidità sul tappeto erboso. E per questo può essere sufficiente dotarsi di un pluviometro.
  • Poi, se l’acqua continua a rivelarsi insufficiente, bisogna accendere l’irrigazione. Seguendo la regola generale che, in aprile, vuole un’innaffiatura del prato non frequente, ma abbondante (20-25 ml di acqua e poi pausa di 5-6 giorni). 
    1. PREVENIRE

    Prevenire è un’altra parola chiave. Si tratta d’un verbo che qui va coniugato sia verso l’oggetto insetti dannosi (che cominceranno a fare capolino da maggio) sia verso le patologie fungine. Le larve di coleotteri, lepidotteri e maggiolini possono essere del resto già ‘sul piede di guerra’. Allo stesso modo, settimana dopo settimana, il pericolo delle malattie aumenta.

    • Tra i prodotti più efficaci contro gli insetti nocivi ce ne sono di naturali, ricchi di funghi ‘amici’ che sanno svolgere una buona azione di contrasto e rendono inospitale l’habitat. Non ne serve un dosaggio alto (per un prato di 100 mq possono bastare 30 gr!). Ma se la situazione del terreno è difficile si può aggiungere un agente umettante (50 gr), giusto per amplificarne l’efficacia.
    • Per le malattie fungine, invece, le strategie sono sostanzialmente due: il trattamento radicale a base di trichoderma (35-50 gr di concentrato diluiti in 10/15 l di acqua per 100 mq, con aggiunta di 50 gr di agente umettante nei terreni difficili); oppure il trattamento fogliare di induzione alla resistenza (soluzioni chelate di Rame e Ferro, diluite in 10-15 lt di acqua).

    L’applicazione va fatta sulle foglie asciutte e la si può unire al biostimolante, in modo da risparmiare tempo, acqua ed energie.

    1. SEMINARE

    Semine e ri-semine: questo è il dilemma, direbbe Amleto. Lo diresti anche tu?

    “Ma sono in tempo per seminare? Ma voi sostenete che è addirittura ancora possibile, ad aprile, fare una risemina?!?”…

    Già, anche tu potresti essere tra i clienti che si presentano in questo periodo al centro di giardinaggio e che ci pongono queste due domande. Domande cui noi con puntualità e sintesi rispondiamo con una sola, piccola e graziosa parolina: sì!!

    Già, in assoluto ad aprile puoi seminare. A patto che usi miscugli basati su Festuca arundinacea, che hanno necessità di + 12° al suolo (basta un termometro per controllare…).

    1. TAGLIARE

    Tagliare l’erba è indispensabile anche per te, in un mese in cui la crescita del prato ha il tasso più elevato. Perciò munisciti di un tosaerba come si deve (o di un robot tagliaerba) e controlla:

    • che il manto erboso non superi mai gli 8 cm di altezza;
    • che le lame del rasaerba siano affilate;
    • di non asportare mai più di 1/3 della sua altezza complessiva.

    Il valore minimo per gli Loietti e le Poe è pari a 4.5 cm; si sale invece a 4.5 cm per la Festuca arundinacea. Portare l’erba a questi valori è giusto quando la crescita diventa vigorosa. Poi resta sempre valido il precetto per cui un prato tenuto 1 o 2 cm più alto è un prato più robusto. 

    UN OCCHIO AL TERRENO E UNO ALLE INFESTANTI

    Infine, eccoci qui a guardare più da vicino la terra (e tutto quello che cresce attorno o dentro al prato!).

    Il terreno su cui il tuo tappeto erboso può vivere meglio è, come ovvio, un terreno fertile (quindi caratterizzato da attività di microrganismi, come i lombrichi). E deve essere, anche, un terreno non troppo compatto. Come ottenerlo?

    Ecco che di nuovo entrano in gioco le caratteristiche positive del mese di aprile, che risulta essere il momento migliore proprio per fare delle utili modificazioni strutturali al terreno. Ricordi? Le bucature e le sabbiature, di cui abbiamo pure parlato già nel nostro blog.

    N.B. A proposito sempre di fertilità… Se non è stato fatto a fine inverno/inizio primavera, è importante adoperare sostanza organica nobile a catena corta (fino a 250 grammi per 100 mq di prato). Ciò ridarà fertilità al tuo spazio verde, ormai quasi pronto ad ospitare giochi e relax della bella stagione.

    D’altronde, sempre in aprile, le zone d’ombra possono presentare del muschio, che vive e vegeta ora in condizioni ideali. Eliminalo usando ad esempio dei prodotti a base di ferro. Anche qui vale la regola che bisogna ri-seminare subito dopo.

    Allo stesso modo vegetano in aprile alcune infestanti annuali invernali (Poa annua, per esempio) e infestanti perenni (Trifoglio, Tarassaco, Margherite, Cardo…). Come eliminarle? Estirpandole, sfalsciando di frequente, tagliando alto, concimando in modo corretto e ri-seminando (spesso!).

    L’aria di primavera, poi, diventa aria d’estate. E, allora, eccole (!). Digitaria, Setaria, etc. Pronte a imperversare nel perimetro altrimenti perfetto del tuo tappeto verde, queste infestanti vanno tenute lontane mantenendo il prato fitto, compatto e abbastanza alto. Ciò che non trova spazio, lentamente e silenziosamente, scompare…

    Hai capito tutto? Hai capito, in particolare, la regola che sta sopra tutte le altre? In primavera i lavori del giardino vanno fatti a regola d’arte e in modo tempestivo. Se fai così fin dall’inizio della stagione ci rivedremo a maggio davvero carichi di bellezza e di piacere.

    Di stagione in stagione.

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    di Linea Verde Nicolini

    Line Verde Nicolini
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