Il libro di Pier Luigi Nicolini: prefazione a “Una storia verde e blu”

Sai perché abbiamo scelto di raccontarti il libro di Papà/Nonno Pier Luigi Nicolini, un capitolo alla volta, nel nostro blog? Beh, in sostanza, lo facciamo perché è una ‘perla’: rara e diversa per tanti aspetti da altre pubblicazioni del genere. Sul serio, è una perla che condensa l’esperienza di tutte le generazioni susseguitesi in questo grande giardino di campagna, dalla metà dell’800 agli inizi del XX secolo. Famiglie trattenute e allo stesso tempo liberate in un racconto corale, fatto sull’onda di una visione da outsider: fuori dagli schematismi, aperta nello stessa misura alla riconoscenza per il passato e alla speranza verso le sorprese del futuro.
Perciò pubblicare queste ‘memorie’ (fatte non solo di parole, ma anche di molte immagini) pensiamo che non sia solo una scelta strategica: come potrebbe essere un libro bianco aziendale, per esempio. Siamo certi che sarà anche un modo affascinante per raccontare il mondo che ci sta ancora attorno. Quello che nel tempo si è generato dentro il verde de La Trinità, fino all’intera Tuscia (e anche più in là).
Inseriamo, dunque, questi capitoli nel nostro iter di pubblicazioni mensili. E ci piace che il discorso di Pier Luigi s’intersechi così con le stagioni che continuano, con le novità, con i più giovani protagonisti del nostro essere famiglia-estesa e azienda-sul-posto.
Papà/Nonno ci aiuterà – un’altra volta – a valorizzare le persone e la loro memoria, rendendo accessibili narrazioni e riflessioni che altrimenti potrebbero restare nascoste in una nicchia poco visibile. Poco replicabile nei suoi importanti valori.
Un appuntamento fisso

Speriamo che, coinvolgendo anche te in questa lettura, l’appuntamento diventi fisso: un momento atteso, un interesse regolare e stuzzicante sul fronte di tante considerazioni diverse. Per esempio:
- la natura di una visione lungimirante che puntava già nel 1865 al verde e alle piante monumentali;
- la capacità di uomini&donne d’altri tempi di reinventarsi, essendo in qualche modo dotati di un tipo di flessibilità già moderna (o addirittura, a tratti, avveniristica);
- la creatività come dote trasversale e risolutiva, pronta a mettersi in gioco accanto alle pratiche concrete dell’agricoltura e del giardinaggio;
- l’importanza di stringere rapporti sani e produttivi con le maestranze, così come con i professionisti più attenti e visionari (architetti, agronomi, professori, personaggi influenti e presenti tra le fronde del nostro albero genealogico).
Oltre tutto questo, il libro – che abbiamo voluto ri-battezzare Una storia verde e blu – è uno strumento pronto a offrire una sorta di archivio digitale delle fotografie e dei documenti più importanti della storia dell’azienda, utile sia per il pubblico che per i collaboratori più stretti e le future generazioni.
Coinvolti nella narrazione

E, poi, a noi piace il coinvolgimento. Una storia verde e blu – invitando gli amici e i clienti come te a interagire con domande, commenti e testimonianze – ci aiuterà senz’altro a favorire la partecipazione e l’interessamento di persone a noi affini. Come un sasso che cade nell’acqua di un lago, i cerchi concentrici del messaggio di Pier Luigi allargheranno la rete entro cui amiamo vivere ed operare.
Certo, quando Papà/Nonno ha cominciato a pensare le pagine del suo libro eravamo a malapena agli inizi di Internet. E qualcuno di noi si ricorda ancora la sua curiosità (e, al tempo stesso, una qualche ritrosia) rispetto ai nuovi metodi utilizzati per l’impaginazione o per la cura delle foto. Alla fine, però, tutto si risolse per lo più in uno lavoro di costruzione cartacea e ‘all’antica’, lasciandoci in eredità pochi file già costruiti e molti fogli di carta.
Ora tra questi appunti e queste correzioni a penna ci si deve, dunque, ancora un po’ districare… Ma il lavoro è lì e ci chiama a una rapida conclusione. Come se Pier Luigi, dal blu dove senz’altro si trova, ci invitasse con entusiasmo e allegria ad approfittare di tutti i sistemi che ormai facilitano la circolazione più ampia dei contenuti. Perché lui era così: quando poi capiva l’importanza di un’idea innovativa, la lasciava entrare. Ci appoggiava sopra il suo cappello, magari. Ma ti lasciava spazio di fare, entro degli argini ben costruiti, purché tu ti lasciassi pure accompagnare dalla sua esperienza e dalla sua regia perfetta. E noi, qua, lo faremo volentieri ancora e ancora e ancora…
Qualche idea nuova per facilitare il percorso

Sì, ne siamo convinti. Dopo essere stato a pensarci su un po’, col capo leggermente inclinato, Papà/Nonno oggi alzerebbe lo sguardo e ti guarderebbe con i suoi occhi buoni&intelligenti. Ti verrebbe incontro facendo cambiare in un momento l’espressione di un’ultima incertezza in uno sguardo deciso alla gioia, il viso pieno di immaginazioni e complicità. E, presa per un secondo la tua testa tra le mani, direbbe: “Bene. ‘Una storia verde e blu’... Ho capito: mi piace. Però lascia il titolo vecchio come sottotitolo, eh?! E deve uscire anche qui, hai ragione, perché così possiamo raggiungere chi si è magari allontanato un po’: chi ha vissuto quegli anni con noi o attraverso esperienze simili”.
Aggiudicato, Papà (!). La premessa è, come ovvio, di un grande rispetto per l’immaginativa passata attraverso la penna e i collage grafici di Pier Luigi Nicolini. Ma, nello stesso momento, facciamo i conti con una necessità di revisione e di editing. E con un mezzo (il blog) assolutamente affine all’animo di Papà/Nonno, ma a lui appunto sconosciuto.
Per facilitare questo ‘incontro’ (e anche i tempi di realizzazione) abbiamo quindi pensato che il volume sarà da noi presentato con delle modalità molto riconoscibili. Così qui troverai…
- Introduzioni coinvolgenti per ogni capitolo, dove cercheremo di condensare il succo di ciascuna nuova parte, magari aggiungendo aneddoti personali o connessioni con l’attualità.
- Una grafica coerente: se nel libro sono previste da sempre immagini d’epoca, qualche illustrazione e documenti, abbiamo pensato di aggiungere delle nuove fotografie che riguardano proprio i menabò e lo stato dell’opera così come ci è arrivato. Il risultato di questo shooting, realizzato con l’amico Fabio Fuser, diviene elemento visivo che rende più fresco e riconoscibile il libro.
- Newsletter o social media ci aiuteranno a creare – subito dopo – uno specchio intorno a questa narrazione, aggiornando in modo regolare i lettori (più o meno vicini all’azienda e alla famiglia) sulla pubblicazione delle nuove sezioni.
- Un hashtag dedicato, infine, facilitarà te e noi tutti nella ricerca del ‘filo di Pilù’ #unastoriaverdeeblu
Conclusioni (anzi, partenza!)
Ti auguriamo dunque buona lettura di Una storia verde e blu. E se…
- Hai vissuto esperienze simili a quelle della nostra azienda e di Pier Luigi Nicolini?
- Conosci ‘storie verdi’ di imprenditori e personaggi del nostro territorio che meritano di essere raccontate?
Condividi con noi i tuoi ricordi e le tue riflessioni. Ti aspettiamo lungo il racconto.