I Soci: Giulia Ambrogina Nicolini, fare comunità
“Io forse all’inizio non mi immaginavo esattamente così: mi sono sposata molto giovane, pensavo di avere una famiglia (come in effetti ho fatto) e di sicuro programmavo di lavorare, magari però passando un pizzico di più del mio tempo a visitare mostre o a preparare dolci e organizzare feste… Certo mi piaceva progettare e questo – dopo l’approccio con la Facoltà di Architettura a La Sapienza – ho sempre pensato si sarebbe potuto trasformare in una collaborazione attiva con l’azienda di famiglia o con altre. Ma, prima di cominciare stabilmente il mio lavoro in Linea Verde Nicolini, è probabile che vedessi questa prospettiva in modo meno totalizzante. Poi le cose hanno preso una piega un tantino diversa. Mi sono trovata a far tornare soprattutto i conti, in un ambiente che era molto appannaggio degli uomini. Mi sono messa i pantaloni, come direbbe qualcuno un po’ âgé, e mi sono tuffata nel ruolo che mi era richiesto: l’amministrazione. Tuttavia, in ogni caso, non mi sono solo rintanata tra le scartoffie burocratiche. Perciò non ho mai dimenticato la lezione di Papà: la nostra azienda non è solo un’azienda di famiglia. È un’azienda di ‘famiglia allargata’. Per questo la bella comunità di cui facciamo parte, che è cresciuta e si è trasformata insieme a noi, non credo di averla mai dimenticata. No, non la dimentico mai…”.
Giusto. Sì, noi tutti possiamo testimoniare che Giulia Ambrogina Nicolini (per i più intimi, Giulietta) non ha mai tralasciato anche le relazioni interne ed esterne, e – in particolare – ha nutrito i rapporti con la rete locale. Con un’attenzione sempre speciale per le necessità dei nostri collaboratori storici.
Un’azienda in erba: la crescita del business nei campi da golf
Entrata nell’ufficio amministrativo di LVN a soli 22 anni, nel 1978, Giulia è stata protagonista di fasi cruciali del nostro business. Un business che, essendo partito dalle bonifiche di fine Ottocento ed avendo già trovato una felice evoluzione nel verde dei giardini più significativi di Roma, in quel periodo si stava trasformando in ‘business in erba’. Proprio negli anni Ottanta infatti le nostre maestranze – in modo rapido e con grande entusiasmo – si potenziavano, affermandosi in Italia anche nella gestione del verde sportivo.
Così la stampa di settore ci definiva, di lì a poco, ‘artisti del green’; mentre si moltiplicavano le realizzazioni di campi da golf molto importanti. Ambienti in cui Giulia ha dovuto e saputo dare molto di sé e delle sue abilità manageriali.
L’incipit di una nuova specializzazione
In quei primi anni, la firma Nicolini è arrivata – per esempio – alla costruzione del campo per il Centro Tecnico Federale di Nepi-Sutri per conto della Federazione Italiana Golf (18 buche, più campo pratica, su circa 72 ettari). Quindi, subito dopo, abbiamo costruito il golf club di Laura Biagiotti (campo da 36 buche). Poi i superintendent e greenkeper della nostra azienda si sono messi al lavoro per seguire le manutenzioni dei più esclusivi circoli golfistici, da Perugia a lesolo ad Arezzo (vedi c.v. completo).
Una parabola in ascesa, di cui Giulia – assieme ai fratelli più impegnati in ambito tecnico agrario – ha saputo occuparsi in prima persona, senza lesinare energie sia fisiche che mentali. A lei si devono connessioni molto proficue (e sovente non corrose dal tempo) con i vari stakeholder coinvolti.
Essere una donna moderna, senza dimenticare le radici
Questa intraprendenza imprenditoriale va dunque riconosciuta a nostra sorella, la quale non ha mai perso di vista le capacità già messe in campo dai nostri zii, da Nonno Corrado e da nostro padre, Pier Luigi Nicolini. A loro si doveva e sempre si deve – lei sostiene – un tributo di riconoscenza, che passa attraverso un duro lavoro di emulazione di quel raro esempio lasciatoci in eredità; occorre d’altronde perseverare negli obiettivi raggiunti nel tempo. Sempre per mano alle famiglie dei nostri amici e collaboratori più stretti, come giusto.
Se un’azienda ha avuto in dote una storia di successo, su quelle stesse spalle è giusto continuare a costruire con determinazione e lungimiranza: così pensiamo si possa tradurre il pensiero di Giulia.
Proprio negli anni Ottanta, del resto, lei stessa si presentava dicendo: “Da diverse generazioni operiamo nell’ambito del verde. Riteniamo di essere tra i primi che si sono specializzati, con maestranze e attrezzature, nella costruzione e manutenzione degli impianti di golf. Il nostro staff è composto da tecnici e operai specializzati che ci permettono di offrire un servizio completo: dalla consulenza alla realizzazione riusciamo a rispondere ad ogni esigenza offrendo un’assistenza completa ai nostri clienti. Il nostro business vive di conoscenze e passaparola e spesso la soddisfazione dei clienti ci fa da pubblicità. Ci auguriamo che in futuro anche da noi ci sia un maggior sviluppo del settore turistico-golfistico, con tutti i vantaggi che potrebbero derivarne” (da un’intervista rilasciata alla rivista Class).
Così in effetti è poi stato e noi abbiamo potuto continuare a operare con un certo successo nella realizzazione di impianti sportivi (anche calcio e polo). La predilezione certo è sempre restata per i campi da golf: ne abbiamo continuato a curare anche la manutenzione, prestando la nostra consulenza e assistenza tanto per le fasi di costruzione che di conservazione. Pur tra le luci e le ombre di anni non sempre facili, sia a livello locale che mondiale.
Sempre sul pezzo: la necessità di fare strategie con i più giovani che arrivano
In tutta questa lunga storia, Giulia è stata Amministratore Unico di Linea Verde Nicolini, interagendo con riconosciuta competenza con i nostri interlocutori e affrontando con grande determinazione i colossali cambiamenti che hanno investito tanto il settore pubblico che quello privato, con cui parimenti operiamo da sempre. E, nonostante questi gravosi impegni, non ha mai tralasciato il legame profondo con Capranica e Viterbo (tra gli altri incarichi ricevuti, ha fatto parte del Comitato di Gestione del Museo della Ceramica della Fondazione Ca.Ri.Vit).
Oggi Gulia Ambrogina Nicolini fa parte del CdA di LVN. Si trova così in prima linea, come tutti noi, di fronte a nuove sfide: se possibile ancora più intricate, perché il mondo cambia in fretta. Ma, tra i Soci, è una di quelle che si lascia spaventare di meno. E prosegue con tenacia a coltivare la curiosità, più che la voglia di tirare i remi in barca. Sempre sul pezzo, come direbbero le nuove generazioni.
La risposta del gruppo
Eccoci qui. Se questo articolo è cominciato con la trascrizione di alcuni pensieri della stessa Giulia, ci piace però a questo punto finire con una versione corale dei propositi per il nuovo anno (e per il futuro, in generale). Perché pensiamo che ricevere una risposta condivisa e forte sia la cosa più bella che si può sperare, quando si lavora alacremente e per anni a un obiettivo comune, così come ha fatto lei. Ecco la nostra, allora.
Ci piace essere al fianco di Giulia – ora come e più che in passato – in un attento lavoro di verifica di gruppo, verso nuovi e più moderni piani strategici. Per recuperare quella visione (i vecchi la chiamavano lungimiranza) che è necessaria non solo per continuare a navigare nella quotidianità, ma anche per nutrire la nostra autostima: collettiva e individuale. Ci siamo già rimboccati le maniche per seguirti e continuare a costruire un domani per la nostra azienda, Giulietta (!).