E lo chiamano Albero di Giuda
Albero caducifoglie originario dell’Europa e dell’Asia Minore di media grandezza (arriva fino a 10 m d’altezza), è una pianta che cresce molto lentamente. E se ‘la lentezza è la vera ricchezza’…
Il suo nome comune – Albero di Giuda – deriva dall’antica credenza secondo la quale Giuda Iscariota s’impiccò a un suo ramo, in seguito al tradimento da lui stesso perpetrato ai danni di Gesù Cristo.
- Ha la corteccia del tronco scura e screpolata, mentre i rami ne presentano una più rossastra.
- Le foglie – poi – sono cuoriformi e di colore verde chiaro. Fuoriescono dopo i fiori, che si presentano a metà primavera (aprile-maggio) e sono di colore rosa-violaceo.
N.B. Ai fiori seguono numerosi legumi appiattiti e penduli, che rimangono sulla pianta fino alla primavera successiva.
- L’Albero di Giuda predilige posizioni luminose e al riparo dai venti¸ su terreni calcarei, ben drenati e anche sassosi.
Questa pianta – inoltre – non necessita di vere potature, a meno che non abbia subito danni da vento o gelo. In tal caso, si procede con la sola eliminazione dei rami danneggiati secchi.
Però, visto che il Cercis fiorisce anche sul tronco e sui rami vecchi, è bene eseguire una ‘potatura di crescita’, una volta terminata la fioritura: in modo tale da riconoscere i rami produttivi e non tagliarli (cosa che, in caso contrario, potrebbe causare il blocco definitivo della fioritura).
È una pianta molto rustica e quindi non soffre di molte malattie. Tra queste ci sono, però, gli afidi (che si combattono con gli aficidi). Mentre un altro temibile memico del Cercis siliquastrum è il cancro rameale (che fondamentalmente si combatte evitando ristagni idrici).
Articolo di Alessio Bartolini | dott. forestale