Dal green al tuo tappeto erboso
La concimazione del prato è una pratica colturale cruciale: consente d’avere un manto erboso sano, uniforme nel colore e resistente. Inoltre apporta al terreno elementi nutritivi indispensabili alla fertilità e alla crescita del tappeto erboso.
Del resto, il terreno ha bisogno di azoto, fosforo e potassio; e – in minor quantità – di microelementi come ferro, calcio, zolfo e magnesio. Così una buona concimazione migliora il rigoglio vegetativo, aumenta la resistenza alle avversità atmosferiche e alle malattie, aiuta l’accrescimento radicale. Ma quando va esguita?
Quattro volte l’anno.
- A fine inverno/inizio primavera si utilizza un concime ternario a pronto effetto con un’alta frazione d’azoto per stimolare la pianta alla ricrescita vegetativa.
- A fine primavera/inizio estate il concime deve ancora essere ternario, ma a lento rilascio (si cerca di facilitare la frazione potassica, favorendo così la resistenza ai forti stress estivi).
- A fine estate, poi, si torna a un concime a pronto effetto per migliorare le zone diradate dal caldo.
- Infine, nel tardo autunno, il concime deve essere a lenta cessione con alti valori di fosforo e potassio per rendere la pianta resistente alle avversità invernali e stimolare la crescita radicale.
La distribuzione del concime si può fare manualmente, camminando con passo continuo e costante per garantire uniformità; oppure si utilizza un carrello spandiconcime. Sempre in modo da non lasciare aree non concimate o punti bruciati da eccessi.
Per ulteriori info, chiedi pure ad Andrea Cappuccini o a un altro dei nostri esperti di tappeti erbosi.
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