Gabriele Galileo Nicolini in ufficio

Per noi, affettuosamente, è Lelle. E, alto quasi due metri, Gabriele è sempre stato così: lo sguardo attento ad osservare le nuvole (ma nel senso proprio letterale del termine, cioè come farebbe un meteorologo); e i piedi ben piantati per terra, con passi accorti e concentrati.

Entrato molto giovane in azienda, Gabriele Galileo ha dunque portato aria concreta e meticolosa nella routine quotidiana del lavoro. Senza troppi giri di parole e anzi spesso in modo silenzioso, ha fatto la gavetta accanto agli operai e poi ha saggiato un po’ tutte le aree di principale interesse per il nostro business. Così ci ha accompagnato con la sua operosità – per decenni – attraverso momenti di crisi e di crescita, decisioni difficili e fasi di entusiasmo. Dai condomini di lusso romani fino all’apertura del centro di giardinaggio, dalle committenze pubbliche al ruolo di amministratore unico in anni più recenti: Lelle non è mai mancato. Fino alla posizione odierna, col coordinamento generale dell’ufficio tecnico e la presenza nell’attuale CdA.

Un uomo che guarda alla sostanza

Posa del prato nel cimitero americano

Gabriele non è un uomo di marketing né un affabulatore. Non è il genere di manager rampante e ammiccante, magari votato più alle scelte politiche che a quelle strategiche. Per questo potrebbe anche rifiutare di usare troppi anglicismi, potrebbe risultare un po’ riluttante – a volte – a imboccare di corsa strade nuove e in teoria promettenti. Questo, in fondo, gli fa pure onore. Anche perché, in realtà, nella sostanza è però intimamente predisposto alla visione del futuro più di quanto lui stesso voglia ammettere. Nei momenti giusti, quando il confronto si fa necessario e stringente, lo sa dimostrare.

“Vi presento il green che beve meno acqua”, disse un giorno dell’ormai lontano maggio 2008 a un giornalista di Economy (e se questa non è visione…). “Pensiamo, infatti, che sia giunto il momento di dedicare più spazio – nel golf – alla ricerca. I tappeti erbosi realizzati con gramigne selezionate a foglie sottili sono il futuro dei campi da gioco. Noi ci stiamo muovendo in questa direzione”. Usò poche frasi pulite, anche quella volta, per tracciare un profilo altrettanto chiaro della nostra azienda: sempre più specializzata nella realizzazione e manutenzione dei campi da golf, nonché fiera della ultra-secolare e variegata attività nel verde.

La responsabilità del padre di famiglia

Sì, Gabriele ha sempre in mente la storia: anche quando in modo sano e critico cerca di distaccarsene, sa che la responsabilità di portare avanti l’eredità di Vincenzo e Luigi, di Nonno Corrado e Papà Pier Luigi non può essere delusa. Non deve essere delusa da lui, e non può essere presa sottogamba dalle nuove generazioni.

Perciò, a volte, Lelle si fa un po’ più ruvido: come un buon padre di famiglia, cerca di spingere noi fratelli o i più giovani a una maggiore attenzione ai dettagli: per spronare se stesso e gli altri a fare sempre di più. Ed anche per questo si sveglia ogni mattina di buonora e torna a casa tardi, alternando cantieri e lavoro d’ufficio. Come non essergli grati di ciò?!

Segnali concreti

Articolo su Linea Verde Nicolini – Economy 2008

Il Vivaio Gigante degli avi non è un ricordo: è ancora qui. Il trapianto dei grandi alberi è passato di moda, ma le piante ad alto fusto no di certo. Lelle lo sa e – flemmatico, ma non immobile – agisce di conseguenza. Per il bene del gruppo, da cui senza grandi fronzoli ama ricevere consensi pratici e segnali sensibili.

Infine, ci tornano in mente altre poche e incisive parole di quell’intervista di maggio a Economy: “Collaboriamo con i progettisti e curiamo la manutenzione dei campi”, raccontava ancora Gabriele Galileo. “A causa delle trasformazioni climatiche e dei problemi legati alle risorse idriche è stato necessario pensare a un impianto diverso”, continuava poi. “Ci siamo adeguati alle nuove necessità e ci siamo ispirati al modello americano. In California, infatti, questi tipi di campi sono già una realtà da diversi anni. La nuova tecnica offre molti vantaggi. il tappeto erboso è più fitto e forte, è più resistente al calpestio e permette di risparmiare il 40% di acqua. Realizzeremo questo nuovo tipo d’impianto a Siena…”.

Gabriele Galileo Nicolini lo diceva con quella sua aria forse a tratti un po’ scontrosa, ma orgoglioso degli sforzi di una vita. Del lavoro fatto con gli altri, sul campo. Spesso fuori orario.

Di stagione in stagione.

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di Linea Verde Nicolini

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