Un fiore che porta lieti presagi
Tra le più decorative bulbose perenni il cui impianto si fa quando non c’è più rischio di gelate tardive – cioè tra metà marzo e metà maggio – c’è la Dahlia: pianta scenografica, ma delicata. Anche lei potrà dunque essere un’alleata per creare nuove aiuole, bordure, cassette ricche di fiori (ma si può utilizzarla pure come fiore reciso).
La dalia – di cui si trovano varietà sia nane e alte pochi centimetri sia giganti e quindi oltre il metro – è originaria del Messico e fiorisce in estate/autunno. Le sue radici tuberiformi vogliono terreno profondo e ben preparato già dall’autunno. Ricca di sostanze organiche, la sua terra necessita dunque di regolari concimazioni di letame maturo o stallatico pellettato; e ancora all’inizio della primavera vuole una lavorazione superficiale, magari aggiungendo altro fertilizzante equilibrato, in attesa della fioritura.
Ecco: i fiori (gialli e rossi, oppure di colori ibridi) sono sempre terminali, ma possono presentarsi in forme diverse: semplici, doppi, persino a palla. Spuntano tra foglie grandi e numerose, anche loro assai decorative.
Per questo la dalia è molto utilizzata su balconi e terrazze: amando il pieno sole, li trasforma velocemente in angoli vivaci (ma attenzione al gelo!). D’altronde, va tutelata dagli attacchi dei suoi nemici: marciumi radicali, insetti roditori e afidi. E le vanno offerte continue abbondanti irrigazioni.
N.B. Per avere fiori più grandi, asportare i boccioli laterali e ascellari. Sarà un’esplosione!
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