Siepe di Ligustro ovalifolium con bacche nere

Non è vero: l’estate non è fatta solo di sole splendente e cieli tersi. E lo sappiamo bene, da sempre. Poi, ora che il cambiamento climatico è purtroppo una realtà, dobbiamo fare i conti ancor più di prima con tanta mutevolezza.

Così, basta un’ora di afa e – complice l’umidità che si crea nell’aria o l’escursione termica tra suolo infuocato e correnti più fredde – il cielo cambia espressione in un battibaleno. I temporali estivi arrivano all’improvviso – portano vento forte, piogge intense, a volte grandine – e lasciano spesso il segno, soprattutto su piante e arredi del giardino.

È un fenomeno sempre più frequente anche negli spazi verdi urbani e peri-urbani più vicini a noi. Nel tuo come nel nostro giardino. Perciò diventa necessario fare prevenzione, magari insieme.

Le nostre competenze possono aiutarti, se serve, a schivare gli effetti peggiori del cattivo tempo e a recuperare il verde dopo il passaggio della tempesta.

Nelle prossime righe ti cominciamo a dare qualche idea utile, basata su tutto il nostro know-how. Puoi farne tesoro e quindi, se vuoi, chiederci una consulenza più approfondita. Direttamente nel tuo spazio aperto.

Prima che il temporale colpisca: la prevenzione è fondamentale

All’improvviso, nuvole allarmanti all’orizzonte. Intanto, il vento comincia a soffiare e persino a spostare gli oggetti. E, subito dopo, arriva la pioggia: battente, violenta, magari pronta pure a trasformarsi in chicchi di grandine grandi come palline da golf. E il tuo giardino si ritrova così sotto una cascata arrogante e scomposta. In sostanza, disarmato.

È proprio in questi casi che potresti avere il rimpianto di non aver fatto abbastanza prevenzione, di non aver protetto di più le tue piante. Del resto, lo diciamo sempre, è diecimila volte meglio anticipare l’effetto delle ingiurie potenziali che rammendarne le ferite.

Già, è proprio così. Alberi e arbusti, specie in estate, possono subire danni seri a causa di raffiche d’aria, allagamenti, rotture da grandine o impatti con oggetti mossi dalla furia del tempo. Ma con un po’ di attenzione – e qualche buona pratica tecnica – possiamo davvero limitare i rischi.

Qual è la regola d’oro? Osserviamo, prevediamo, proteggiamo insieme. Non serve aspettare l’allerta meteo: bastano pochi gesti mirati per evitare danni ingenti.

Valutare e spostare le piante in vaso

Siepe di Photinia Red Robin con foglie rosse

Allora? Sei pronta/o a darci carta bianca in questo piano di prevenzione e protezione?

La prima cosa da fare è valutare la posizione delle singole piante e – soprattutto – spostare nel luogo più protetto quelle in vaso, che come noto sono tra le più vulnerabili.

Il vento, infatti, potrebbe ribaltarle. E l’acqua potrebbe ristagnare nei loro sottovasi, facendone marcire le radici. La soluzione?

Se possibile, ti aiutiamo noi a trasportarle – con la dovuta delicatezza e accortezza – in una zona riparata: sotto una tettoia, lungo un muro, all’interno di una serra fredda.

Meglio ancora, dobbiamo anche sollevarle da terra per evitare impaludamenti. Possiamo usare sostegni leggeri per mantenerle stabili. Ricordandoti, in seguito, di svuotare i sottovasi prima della pioggia.

Mettere in sicurezza gli arredi esterni

Però non sono solo le piante a essere in pericolo: ci sono anche le sedie, i tavolini, gli ombrelloni, i vasi decorativi… Insomma, tutti gli arredi del tuo spazio aperto. Magari li hai appena acquistati al centro di giardinaggio de La Trinità. Perché metterli a repentaglio?!

Gli arredi – del resto – possono trasformarsi in veri e propri proiettili sotto l’azione delle correnti d’aria impazzite. Meglio prevenire. no?!

Anche in questo caso, le nostre competenze possono aiutarti ad ancorare bene alcuni elementi e a stabilire con miglior cura i punti dove posizionarne altri. Senza dimenticare che possiamo offrirti braccia forti per riporre le cose più delicate al chiuso, a tempo debito.

Le regole di base e i consigli utili per la prevenzione quotidiana sono comunque sempre questi:

  1. portare ciò che si può al chiuso;
  2. piegare gli ombrelloni e assicurali bene;
  3. legare gli elementi leggeri o inclini a ribaltarsi.

Queste semplici accortezze proteggeranno non solo il tuo giardino, ma anche le persone e le piante che vi stanno intorno.

Ancorare piante e rampicanti

Non è tutto. Alcune piante alte o giovani, specie se in piena crescita, hanno bisogno di un piccolo sostegno per resistere alle raffiche più violente.

A tal fine controlleremo insieme che tutori e legature siano sempre in buono stato, ben fissati al terreno e posizionati in modo da non danneggiare il colletto della pianta.

N.B. I rampicanti, invece, vanno accompagnati e legati con dolcezza alle loro strutture: un intervento minimo, ma risolutivo per evitare strappi, piegature e rotture.

Potatura preventiva

Fiori viola di Campanula in primo piano

Anche una chioma troppo densa o squilibrata può diventare una vela pericolosa sotto il vento. In tal caso, siamo qui pronti a darti una mano con una potatura ben ponderata.

Se fatto nei tempi e nei modi corretti, infatti, il taglio aiuta a rendere la pianta più stabile e resistente.

  1. Rimuoveremo i rami secchi.
  2. Alleggeriremo le parti troppo cariche.
  3. Controlleremo eventuali biforcazioni deboli o aperture che potrebbero fungere da punti di rottura.

Si tratta di un lavoro di cura essenziale, che aumenta la sicurezza e favorisce la salute del verde a lungo termine.

Barriere protettive: reti antigrandine e frangivento

Eccoci qua. Gli esperti ci hanno già avvertito che sarà un’estate di ‘montagne russe’: un po’ caldissima e un po’ flagellata da trombe d’aria, temporali e sbalzi d’umore (ops: di temperatura!).

E tu, di fronte a queste previsioni? Cosa hai deciso di fare per i tuoi spazi out-door, aperti al pubblico o privati?

Beh, Linea Verde Nicolini ha già risposto a molte delle tue domande. Dopodiché restiamo disponibili per aiutarti nel concreto. Cioè, per esempio, indicandoti che…

Quando il meteo annuncia grandinate o forti raffiche, possiamo intervenire con strutture leggere, ma efficaci. Come per esempio:

  • le reti antigrandine, che trovi anche al centro di giardinaggio e che sono facili da installare su piante da frutto, orti o aiuole:
  • i teli frangivento, le stuoie di canne o le siepi temporanee, che possono ridurre la forza dell’aria in punti critici (ma magari richiedono un intervento professionale attento).

N.B. Comunque spesso non servono operazioni permanenti: anche soluzioni temporanee, ben posizionate, possono salvare il raccolto e/o il giardino.

Durante il temporale cosa fare?

Quando il temporale è in corso, la cosa più importante è una sola: non intervenire. Anche se ti accorgi che una pianta si sta piegando, un vaso si è rovesciato o una grondaia sta tracimando, resisti alla tentazione di uscire. Per il tuo bene.

La sicurezza personale, infatti, viene prima di tutto. I temporali estivi possono essere violenti e imprevedibili, perciò è importante – per noi professionisti del verde come per te – far scattare sempre la prudenza.

Piuttosto che fiondarti fuori come Don Chishotte verso i mulini a vento… Osserva da una finestra, prendi nota di ciò che accade e preparati a intervenire dopo, con autocontrollo e metodo. Magari anche chiedendo una mano al nostro servizio a km.0, Arrivano i nostri!

Dopo il temporale: cura e recupero delle piante danneggiate

E dopo una piccola o grande tempesta che succede? Dopo, calma e sangue freddo (!).

Anche se il tuo giardino ha subito qualche colpo, più o meno duro, non devi scoraggiarti.

Le piante hanno spesso una sorprendente capacità di ripresa, in specie se nei primi giorni successivi all’evento traumatico le aiuti servendoti di tecnici competenti e attenti.

Intanto, ecco come puoi intervenire prima di un’eventuale richiesta di soccorso ai nostri uffici tecnici.

Ispezione e rimozione delle parti danneggiate

Fiori viola di Campanula in primo piano

Appena il tempo si stabilizza, fai un giro nel giardino e osserva ogni pianta.

Rami spezzati, foglie lacerate, fusti piegati: rimuovi con seghe/forbici pulite tutto ciò che è compromesso, per evitare infezioni e alleggerire la pianta. E se noti inclinazioni o radici affioranti, valuta un piccolo rincalzo di terra o un tutore di sostegno.

ATTENZIONE! Non tutto va potato subito: in caso di dubbio, aspetta qualche giorno per valutare la ripresa, magari con il supporto dei nostri arboricoltori e agronomi.

Gestione del terreno e del drenaggio

Il temporale può lasciare pozzanghere, ristagni o terreno compattato. Controlla subito che l’acqua defluisca bene, soprattutto vicino alle radici. Smuovi con delicatezza il terreno, servendoti di una forchetta o di un piccolo sarchiatore, per favorire l’areazione e il drenaggio.

N.B. Se hai zone in pendenza, valuteremo insieme – per il futuro – l’inserimento di canalette o pacciamature drenanti. È il momento giusto per migliorare la struttura del suolo.

Trattamenti di recupero e nutrizione post-stress

Fiori viola di Campanula in primo piano

Le piante colpite da eventi atmosferici intensi vanno sostenute, proprio come faresti con un atleta affaticato.

Dopo 2–3 giorni dal temporale, possiamo intervenire con:

  • concimi fogliari naturali;
  • biostimolanti o prodotti a base di alghe.

Quel che la nostra esperienza suggerisce è di evitare gli eccessi: serve nutrire, non forzare. Ad esempio, se le foglie risultano bruciate o spente, tu puoi aiutarle con nebulizzazioni leggere di acqua non calcarea, nelle ore fresche. È un modo per farle ‘respirare’ di nuovo.

Conclusioni

Non vi è alcun dubbio: il temporale è una forza della natura: improvvisa e potente. E, se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, a volte è un evento molto rigenerante.

Tuttavia per il tuo verde l’acquazzone estivo può essere un vero e proprio banco di prova. Motivo per cui imparare a proteggere le piante dalle perturbazioni – prima, durante e dopo – significa anche imparare a conoscerle meglio. Ogni gesto di prevenzione è un atto di cura, ogni intervento di recupero è un’attenzione benefica.

Se ci leggi da un po’ sai già che queste ‘regole del cuore verde&blu’ valgono per tutti gli spazi: per chi possiede un giardino privato così come per chi gestisce uno spazio condominiale o per chi ha la responsabilità di un’area verde pubblica. Anzi, più il parco è grande e frequentato… Più la cura deve essere in proporzione attenta ed efficace.

Saper leggere i segnali del meteo e rispondere in modo efficace può fare la differenza.

La nostra azienda è qui anche per questo: per affiancarti nella manutenzione, nella progettazione e nella protezione del paesaggio. Stagione dopo stagione, anche sotto la pioggia (!).

Perché il verde – pure quando il cielo si fa scuro – resta il nostro orizzonte più appassionante, vivo ed importante.

Line Verde Nicolini
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