Come innaffiare le piante in vacanza: gli 8 metodi più facili
Quanto hai atteso, quest’anno, le tue vacanze? E sono arrivate (!). Non aggiungerci, allora, alcuna preoccupazione. Men che meno quella di aver lasciato le piante del giardino o del terrazzo (ma anche quelle in-door!) senza le giuste cure preventive.
In tal senso, per fortuna, esistono diversi metodi semplici ed efficaci per garantire che le tue amiche verdi rimangano in buona forma anche durante la tua assenza. Vuoi esplorare questi sistemi con noi leggendo le prossime righe? Siamo pronti.
Ecco, intanto, ti proponiamo solo otto soluzioni pratiche, che possono essere applicate davvero in modo facile: per mantenere il tuo spazio verde e aperto rigoglioso anche col solleone ed anche quando sei lontana/o. Poi, se vorrai, potrai sempre venire a farti un giro a ‘La Trinità’ e potremo approfondire meglio insieme. Di stagione in stagione.
Quanto tempo possono stare le piante senza acqua?
Saprai già, molto probabilmente, quanto starai via. E questa è una notizia importante non solo per il tuo piano ferie, ma anche per il destino delle tue piante da appartamento o da giardino.
Prima di partire, infatti, devi farti un’idea chiara su quanta ‘autonomia idrica’ dovrai garantire ad ogni vaso della tua casa e ad ogni albero del tuo spazio aperto.
Ecco, dunque, il primo dato importante. Devi perciò sapere che:
- in media le piante da appartamento possono sopravvivere da una a due settimane senza essere innaffiate;
- mentre quelle da esterno, a seconda del clima e delle specie, possono necessitare di irrigazione più frequente.
La durata dell’autonomia (ovvero della resistenza senza o con poca acqua) varia anche in base a fattori come la dimensione del vaso, il tipo di substrato e le condizioni climatiche.
Dove posizionare correttamente le piante mentre si va in vacanza?
Anche la posizione in cui vengono lasciate le piante in casa o in giardino è cruciale per prevenirne la disidratazione e per garantire loro il massimo del benessere possibile, ‘persino’ durante il periodo delle tue ferie.
Ricorda allora che…
- All’ombra l’evaporazione dell’acqua sarà ridotta, permettendo alle piante di conservare l’umidità per periodi più lunghi.
- Raggruppare i vasi crea un microclima umido, che riduce lo stress idrico.
- Porre le piante in luoghi protetti dal vento e che ricevono luce indiretta è sempre un’ottima idea (!).
Bottiglie di plastica capovolte per innaffiare piante in vacanza
Ci hai già provato anche tu?!? Sì, questo è forse il metodo più popolare ed economico di dare da bere al proprio verde domestico quanto si è altrove. Un metodo che prevede il semplice ri-uso di bottiglie di plastica capovolte.
- Riempi una bottiglia con acqua…
- Fora il tappo e inserisci il contenitore nel terreno, a testa in giù.
- L’acqua verrà rilasciata in modo graduale, fornendo un’irrigazione continua e ‘delicata’.
Ti ricordiamo e consigliamo questo sistema perché è pratico e presuppone un atteggiamento ‘circolare’ nell’uso degli oggetti, ma – certo – va un po’ monitorato per evitare disguidi che possono comunque portare inavvertitamente ad erogare eccessi d’acqua. Magari un controllino ogni tanto da parte di un parente o un vicino? Pensaci.
Una variante: bottiglie di plastica ‘interrate’
Una variante del metodo precedente, prevede d’interrare parzialmente le bottiglie. Questo sistema protegge di più l’acqua dall’evaporazione (e in effetti permette un rilascio più controllato).
N.B. Inutile sottolineare che ogni bottiglia che deciderai di utilizzare dovrà essere ben pulita e priva di residui di sostanze chimiche.
Utilizza l’acqua complessata o acqua in gel
L’acqua complessata o in gel è un’altra soluzione che puoi tenere in considerazione. Si tratta di prodotti che rilasciano piano piano l’acqua nel terreno, mantenendo costante l’umidità della zolla.
N.B. Le confezioni di acqua in gel sono utili in particolare per piante che richiedono irrigazione regolare e, soprattutto, sono facili da usare: basta seguire le istruzioni e inserire il prodotto nel terreno. Et voilà.
Vasi autoirriganti
Come funzionano i vasi autoirriganti? Te lo spieghiamo subito.
I vasi autoirriganti sono progettati con un serbatoio d’acqua alla base, che fornisce – attraverso un sistema capillare – umidità persistente.
Questi vasi sono ideali per chi viaggia di frequente e lascia spesso le proprie piante ‘senza padrona/e’. Infatti questi utilissimi recipienti riducono la necessità d’annaffiature assidue e garantiscono che le piante ricevano la giusta quantità di liquidi.
Vasi di terracotta
I vasi di terracotta, detti anche ‘ollas’, sono vasi porosi che rilasciano lentamente l’acqua nel terreno. Questa tecnica antica è ecologica ed efficiente, quindi perfetta tanto per i giardini che per gli orti. Anche il tuo.
Ti basterà interrarli vicino alle radici delle piante e riempirli d’acqua: il tuo verde assorbirà ciò di cui ha bisogno senza problemi.
Annaffiare le piante con sistemi di irrigazione automatica
Ne abbiamo già parlato diverse volte anche qui sul nostro blog.
I sistemi d’irrigazione automatica, grazie ai timer programmabili, sono ideali per giardini più grandi o per chi cerca una soluzione ‘chiavi in mano’.
È il tuo caso? Allora i nostri tecnici potranno aiutarti nella scelta delle soluzioni più adatte e anche nella loro installazione.
Ricorda: questi sistemi possono essere collegati a una rete idrica o a serbatoi d’acqua, e programmati per irrigare in orari specifici, ottimizzando l’uso dell’acqua.
Sistema di irrigazione a wicking
E poi per il benessere delle tue piante in estate c’è il sistema ‘a wicking’ (letteralmente: traspirante), che utilizza una corda o uno stoppino per trasportare l’acqua da un contenitore al terreno.
Pure questa è una soluzione semplice e a basso costo, la quale garantisce però un’irrigazione costante e quindi di buona qualità. Basta immergere un’estremità dello stoppino nell’acqua e l’altra nel terreno della pianta… E il gioco è fatto!
Il miglior sistema per innaffiare le piante quando si va in vacanza: chiedere aiuto ad un amico 🫂
Ti abbiamo dato i nostri suggerimenti. Che uno o l’altro diventino la tua soluzione, è relativamente significativo. L’importante è che il tuo verde sia al sicuro e che tu possa partire tranquilla/o.
Perché ciò possa avvenire in tutta sicurezza, ci piace comunque aggiungere qui una postilla. E quindi ricordarti ancora che – al di là di tutto – il metodo in assoluto più sicuro e affidabile rimane quello di chiedere a un amico di prendersi cura delle tue piante. In tutta onestà, questa resta una garanzia.
È una soluzione personale e diretta, che permette di monitorare lo stato di salute delle piante e d’intervenire se necessario. A fine vacanza, poi, sarà la scusa per rivedersi e ringraziarsi: magari anche rendendosi reciprocamente il favore. Perché no?! Il giardinaggio è fatto anche di buone&belle relazioni.