fbpx

Con l’angolo enoteca&goloserie alla scoperta del vino bianco!!!

La settimana scorsa, anticipando San Valentino, abbiamo ipotizzato scelte tutte all’insegna del rosso. Dai fiori a (ovvio!) le bottiglie.

Ma le feste (e le stagioni che si alternano) spesso bramano anche un bel calice frizzante o comunque un buon vino bianco. Quale scegliere, però?

Come fatto per i rossi, oggi andiamo dunque ‘a volo d’uccello’ sugli scaffali delle bottiglie giuste: bianche, fresche, profumate… Facendo una prima presentazione di quelle che sono le principali tipologie di questi vini.

  • Esistono, infatti, i vini bianchi leggeri. Per antonomasia questi sono freschi e beverini. Perciò se stai pensando di fare un aperitivo con gli amici, con prodotti così sei sulla via giusta. Ma anche – come certo già sai – se vuoi cucinare pesce. Per quanto, pure con certi primi sfiziosiCi stanno più che bene (!).
  • Tra gli ‘eccellenti’ di questa categoria, il Prosecco di Valdobbiadene (che davvero va bene con tutto e sempre!).

N.B. I bianchi leggeri sono vinificati separando bucce, vinacce e vinaccioli dopo la pigiatura. La fermentazione avviene poi con un grande controllo della temperatura, che deve essere mantenuta a un certo livello. Quindi, tutti questi vini vengono messi qualche mese in contenitori inerti, che in genere sono di acciaio o vetroresina, oppure di cemento. Infine, si passa all’imbottigliamento.

  • Tuttavia i vini bianchi possono essere anche strutturati. Si tratta di bottiglie più corpose, più alcoliche e profumate. Per questo motivo sono ideali per accompagnare soprattutto il pesce, ma anche carni bianche e formaggi (quelli di media stagionatura).
  • Parlando di questi vini possiamo guardare anche al sud. E dunque pensare a un Aglianico o a un Greco di Tufo. Se no, pensare a qualche siciliano (Rapitalà, Donna Fugata, Corvo, etc).

N.B. Questi vini molto spesso vengono fatti fermentare in piccole botti di legno (barriques), a volte di rovere. Avviene così la cosiddetta fermentazione malolattica, che da una parte riduce l’acidità e dall’altra aumenta la moribidezza della bevanda. Si procede quindi alla messa in commercio.

  • Fanno pure parte della categoria dei vini bianchi – d’altronde – etichette ottenute da vitigni estremamente aromatici e caratterizzati da acini molto molto profumati.

Muovendosi sempre tra produzioni DOC e DOCG, te ne citiamo due tra tutti: il Moscato e il Brachetto, che di certo trovi all’angolo enoteca&goloserie. Ma fanno parte della categoria anche le Malvasie, il Gewürztraminer e il Riesling (quest’ultimo però è molto aspro e per questo non a tutti gradito).

Ecco, questi vini dolci (in particolare se spumanti e frizzanti) sono davvero l’ideale per accompagnare i dolci lievitati; in alternativa prendono bene a braccetto la pasticceria (se fermi e passiti). Ma un buon bianco di questi sposa bene anche i formaggi alle erbe, non dimenticarlo mai (!).

Questo di oggi è stato solo un primo assaggio. Un assaggio a cui si potrebbero unire bicchieri di Vermentino, Pinot (sia bianco che grigio), Trebbiano toscano e… Est! Est!! Est!!!

Ma… Ora che stiamo entrando nel vivo del Carnevale e ci avviciniamo a grandi passi verso le feste di primavera, ne riparleremo di sicuro. Anche a tu per tu, nell’angolo enoteca&goloserie del centro di giardinaggio. Con molto gusto per tutto quello che rallegra e fiorisce, fresco e generoso.

Di stagione in stagione.

Ascolta su SoundCloud

di Linea Verde Nicolini

Line Verde Nicolini
Invia su WhatsApp