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Questa è proprio la loro stagione. Brindiamoli insieme!

Sabato… Domenica… Week-end lunghi… Ferragosto… Pranzi dai nonni o a bordo piscina, pizza&boom (!). Quando arriva l’estate non è detto che tutto sia proprio più semplice e leggero. A cominciare dalla tavola.

Sicché il consiglio nostro è di non farti mancare mai – tra tanti schizzi salati e dolcissime tentazioni – un po’ d’amaro: nel piatto, ma anche nel bicchiere. Semplicemente perché fa molto, molto bene. E la spiegazione eccotela servita subito di seguito.

Intanto – in linea generale – non sono solo i digestivi nel bicchiere a farci star meglio; talvolta basta proprio il sapore amaro (anche in alcune verdure, per esempio) a tutelarci dai problemi. Anzi, sai, qualche esperto dice che molte patologie gastroenteriche oggi sono in aumento proprio per la mancanza d’un pizzico d’aspro nella dieta…

Dunque, dicevamo, i benefici dell’amaro (anche quello nel bicchiere!).

Cibi come i carciofi e i limoni, i pompelmi e il cavolfiore, il broccolo e il luppolo, il caffè e la curcuma… Sono un vero toccasana contro gli eccessi di zucchero e di sale che – purtroppo – prevalgono oggigiorno.

Tutti gli ingredienti amari, sorseggiati a fine pasto oppure disposti nelle portate, hanno infatti la stessa capacità di:

  • aumentare la salivazione, che è ricca di enzimi molto utili per le funzioni gastriche;
  • accrescere la produzione di acido cloridrico, che è particolarmente utile per digerire le proteine;
  • ampliare la produzione e il deflusso della bile (urca!!);
  • disintossicare il fegato;
  • stimolare il pancreas nel produrre enzimi, aiutando così non solo la digestione ma anche l’assimilazione.

Certo poi se circoscriviamo il concetto di amaro al classico fine pasto italiano (e quindi lasciamo stare altri importanti ingredienti amarognoli da portare per esempio dall’orto alla cucina…) non possiamo dimenticare che in questo caso stiamo comunque parlando di liquori. Dunque, poiché la gradazione di queste bottiglie non è mai inferiore a 15°, è ovvio che il loro contenuto – per quanto benefico – va sempre consumato cum grano salis. Però… Però nelle giuste dosi possiamo confermare che non è affatto una cattiva abitudine sorseggiarli ‘in the end’.

Gli amari alcolici – di cui senz’altro torneremo a parlare ancora e più approfonditamente – si ottengono tutti dall’infusione in alcool di un mix di erbe dal sapore caratteristico. Abituarsi ad assaporarli è, sostanzialmente, una bella scoperta e un buon antidoto. Un momento piacevole e un’occasione di relazione. Davvero gradevole (anche se asprigna).

Di stagione in stagione.

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di Linea Verde Nicolini

Line Verde Nicolini
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