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Sempreverde, femminile, forte: la chiami Mimosa (e ha delle cugine)

Tanti auguri a tutte le Amiche e le Clienti. Con un mazzolino di Mimosa, certo. Anzi, vogliamo fare proprio con un giallissimo albero d’Acacia?

Per la precisione la Mimosa più comune e più diffusa nei giardini è appunto l’Acacia dealbata. Una ‘tipa’ piuttosto scapigliata e profumata. Un albero originario della Tasmania, ormai noto a tutti noi e piuttosto diffuso.

Scopriamo allora insieme questa sempreverde della famiglia delle leguminose, che è ormai entrata nell’immaginario collettivo proprio perché simbolo di forza e femminilità.

Potrebbe stare anche nel tuo giardino, se ne apprezzi il portamento eretto o cespuglioso; e se ti piace la sua chioma globosa, un po’ irregolare.

Dalle nostre parti non raggiunge grandi altezze, mentre nelle zone d’origine può arrivare anche a 20 metri d’altezza. Quel che conta – però – è soprattutto la sua relativa rapidità nell’accrescimento, che permetterebbe di aggiungere entro pochi anni un albero di sicuro effetto nel tuo spazio verde.

Altro elemento che può piacerti è il fusto dell’Acacia dealbata: corteccia scura, un pochino solcata e contorta. Come già ricorderai, i rami sono invece ricadenti. Dando la sensazione, nel momento della fioritura, di una vera nevicata di luce gialla.

Quanto alle foglie (le hai mai guardate da vicino?) si presentano composte e bipennate. Si tratta, per l’esattezza, di 20 paia di pinne lunghe circa 15 cm ciascuna e formate da tantissime foglioline. Verde chiaro, pronto a muoversi nel vento…

Ed ecco spuntare, finalmente, i fiori. Si tratta di fiori ermafroditi, i quali si riuniscono in lunghe infiorescenze (anche 30). Queste ultime sono composte all’apice di rametti oppure sono ascellari, con stami molto sviluppati che danno il tipico aspetto piumoso e tondeggiante.

  • Le infiorescenze sbocciano ai primi accenni di primavera. Mentre i frutti dell’Acacia sono legumi lunghi circa 8-10 cm.

Ma veniamo al dunque… Davvero si troverebbe bene, la femminile ed esigente Acacia dealbata, nel tuo giardino?

Per cominciare, non dobbiamo nasconderci che si tratta di un albero molto esigente. Soffre moltissimo il freddo, infatti. Quindi va preventivata una protezione nei mesi invernali. Perciò ti consigliamo di piantarla solo se ti trovi in condizioni climatiche piuttosto calde e/o temperate, magari in prossimità del mare.

Oltre al freddo, un’altra sabotatrice della salute dell’Acacia dealbata è la cocciniglia, che ne insidia i germogli e la pagina inferiore della foglia. Se si presenterà a disturbarla, dovrai subito intervenire – anche col nostro aiuto – utilizzando prodotti specifici.

Altra cosa che sta antipatica all’Acacia dealbata sono i ristagni idrici. Come spesso ti abbiamo già detto per altri alberi e arbusti, attenzione quindi a dosare bene le irrigazioni.

Per questo il terreno su cui metterla a dimora è meglio che sia arido ovvero fertile e umido, ma non calcareo.

Più facile è il comportamento dell’Acacia dealbata in fatto di concimazioni. Non ne necessita, infatti, di particolari. Cosicché è sufficiente darle concime ternario complesso.

Potature, come nella maggioranza dei casi accade, sono sufficienti per puro risanamento e per eliminare le parti danneggiate/secche. Quel poco che ci vuole…

Date queste ‘dritte’ di base, occorre fare però ordine tra le varie altre tipologie (per la verità anche piuttosto diverse) di Acacia. Non bisogna fare confusione infatti con..

Mimosa pudica

Sì, c’è anche la Mimosa pudica (o Acacia sensitiva), che è una pianta perenne non resistente al gelo, semilegnosa ed eretta. Lei è molto ramificata e questi suoi rami sono spinosi.

Come dice il nome stesso, è ‘timida’ e – come avesse vergogna – i suoi fiori si chiudono in se stessi, appena si toccano.

ATTENZIONE. I fiori della Mimosa pudica non sono del colore che forse ora ti aspetteresti (cioè gialli come il sole), ma rosa (!). E sono anche di piccole dimensioni e tipici della bella stagione (compaiono in estate, fino a settembre).

La Mimosa pudica se ne sta volentieri a mezz’ombra, sempre ben tutelata dal freddo. Può per questo essere coltivata anche in vasi di medie dimensioni, all’occorrenza da riporre in serra.

Acacia retinodes

Questo è un alberello che ha sempre origini nella Tasmania e in Australia, ma che – a differenza dell’Acacia dealbata – è caducifoglie e molto più rustico della prima. Infatti, per esempio, resiste nei terreni calcarei. E ha fiori gialli, ma molto meno appariscenti. Diciamo che è una cugina un po’ più dimessa…

Di stagione in stagione.

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di Linea Verde Nicolini

Line Verde Nicolini
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